[16/03/2007] Urbanistica

Asor Rosa scrive ai comitati: «Organizziamoci per avere più peso»

SIENA. Quest´estate Alberto Asor Rosa ha dato, con la sua lettera a Repubblica sul caso Monticchiello, l’avvio ad una discussione che ha visto fiorire ed affiorare numerosi casi simili in Toscana e il sorgere di numerosi comitati incoraggiati dalla lotta contro villettopoli innescata dal noto filosofo, che ora sembra voler serrare le fila organizzative. Per Asor Rosa il convegno di ottobre a Monticchiello, quello di Italia Nostra a Firenze ed il più recente organizzato dal Comitato per Fiesole, «hanno inequivocabilmente dimostrato che esistono in Toscana (come altrove) innumerevoli situazioni di disagio ambientale con caratteristiche e tipologie anche molto diverse tra loro» e pensa che ci sia bisogno di organizzare meglio questi fermenti locali per dar loro più peso politico.

«A questa pluralità di situazioni – scrive Asor Rosa in una lettera indirizzata ai Comitati di base - ha corrisposto la nascita, e poi la crescita, di quasi altrettanti Comitati di lotta di base, spontanei e atipici rispetto a organizzazioni di tipo più tradizionale, ma che con queste hanno in comune l’obbiettivo della difesa dei beni culturali, artistici, paesaggistici e, più in generale, della vivibilità delle nostre città, dei nostri paesi, delle nostre terre. Nel corso del recentissimo Convegno di Fiesole è stata avanzata da più parti la proposta di costituire un Coordinamento (per ora regionale toscano) di tali Comitati, allo scopo di favorire lo scambio delle esperienze, di mettere in comune attività di ricerca e documentazione, di far assumere ai singoli Comitati una maggiore autorevolezza nei confronti delle amministrazioni locali e centrali, di promuovere iniziative comuni. Mi è stato chiesto, in via assolutamente provvisoria (insisto in questa specificazione) di dare avvio a tale processo».

Per questo Asor Rosa ha convocato un incontro organizzativo per domenica 25 marzo, a Firenze, alle 10 al Giardino dei ciliegi, via dell’Agnolo 5 (piazza Beccaria), invitando «a partecipare, e a far partecipare qualsiasi forza sia disponibile a un’impresa di tale genere».

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