[20/03/2007] Rifiuti

Teseco, biofiltri per abbattere gli odori e trattare i fanghi

PISA. Inaugurazione ufficiale sabato scorso per il nuovo impianto che Teseco ha realizzato nella piattaforma polifunzionale di Pisa, finalizzato ad abbattere gli odori derivati dal trattamento dei rifiuti.
«Si tratta di un deposito temporaneo di rifiuti solidi – spiega il direttore generale di Teseco Giancarlo Buttari - collegato agli impianti di inertizzazione e dotato di un sistema di aspirazione e biofiltri che consentirà di trattare il materiale senza creare disagi alla zona vicina».

L’impianto Baie, che consta di sei aree di stoccaggio, rappresenta un’infrastruttura di importanza strategica per il ciclo di raccolta, gestione, trattamento e valorizzazione degli scarti industriali. Consentirà una migliore operatività in tutte le fasi di lavorazione e permetterà un ulteriore controllo e abbattimento delle emissioni odorigene.

Ma consentirà anche di implementare l´attività di Teseco: «L´investimento è finalizzato alla possibilità di trattare materiali fino ad oggi preclusi - prosegue il direttore - perché caratterizzati appunto da emissioni odorigene molto forti. Dalle prossime settimane quindi potremo cominciare a trattare anche fanghi biologici o derivanti da depurazioni industriali, un´operazione per la quale la domanda del mercato è piuttosto alta».

L’impianto provvede a diverse attività produttive, di deposito e di movimentazione: dal deposito di fanghi e terre in ingresso alla gestione degli inertizzati in maturazione e dei triturati in attesa di smaltimento. In particolare, l’impianto è dotato di sistemi di rilevazione incendi a infrarossi e di spegnimento a schiuma, di aspirazione con biofiltro e di un sistema di aspirazione e abbattimento nell’area antistante l’impianto.

«Teseco è anche fortemente impegnata sul fronte delle nuove tecnologie legate alle energie rinnovabili» conclude Buttari, che annuncia a breve la presentazione di piani definitivi «sia dal punto di vista della valorizzazione energetica e al recupero dei rifiuti, sia da quello delle energie alternative da fonti rinnovabili».

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