[21/03/2007] Comunicati

Utilizzo dell´extragettito fiscale: Imprese o famiglie? Tertium datur!

LIVORNO. Dove investire e a chi dare l’extragettito fiscale? Da una parte l’Unione spinge perché debba andare a rimpolpare le tasche degli italiani attraverso l’abolizione dell’Ici sulla prima casa, gli sgravi sugli affitti, l’aumento delle pensioni basse, gli ammortizzatori sociali e anche per la lotta ai cambiamenti climatici: insomma alle famiglie. Dall’altra si sostiene – Luca Cordero di Montezemolo in testa – che invece debba essere «restituito a chi ha regolarmente pagato le tasse: le imprese e chi ci lavora».

Due posizioni comprensibili, visto da dove provengono, ma a meno che fare fifty-fifty come spesso accade, una scelta sembrerebbe obbligata. Ma è davvero così? Che cosa accadrebbe, ad esempio, se questi soldi fossero convogliati verso chi ha in programma piani di ricerca e sviluppo e progetti indirizzati alla sostenibilità? E quindi innovazione di processo, oppure in risparmio energetico e/o in quello di materia?

Le imprese avrebbe da guadagnarci perchè acquisirebbero competitività su un versante dove la globalizzazione ha ancora grandi spazi. Ma non è una semplificazione dire che di conseguenza sarebbero anche le persone e quindi le famiglie a guadagnarci, perché ciò, oltre ad agire sulla mitigazione degli impatti ambientali, agirebbe sui costi dei servizi e delle bollette, che pure hanno un peso non indifferente nei bilanci familiari.

Infatti, risparmiare energia significa avere bollette più leggere. E se questa energia la si produce anche attraverso fonti rinnovabili incentivate, si può persino arrivare al punto di non avercela proprio più quella bolletta da pagare, perché con una pala eolica o con un pannello fotovoltaico – ammortizzato l’investimento – si può cominciare a vendere, in alcune situazioni, energia al gestore. Così si può dire che un migliore trasporto pubblico ha molto a che fare con un miglioramento dell’aria che respiriamo. Che significa meno malattie respiratorie. Meno ricorsi ai farmaci e dunque complessivamente migliore qualità della vita ma anche minori spese.

Investire in sostenibilità insomma, e porre questa come criterio direttore dell’economia, può dunque concretamente contribuire allo stesso tempo a favorire le imprese, le famiglie e migliorare le condizioni ambientali.

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