[23/03/2007] Parchi

Sistemi satellitari per prevenire nuovi disastri in mare

ALBERESE. (Grosseto). L´assessore regionale al bilancio e alle politiche del mare Giuseppe Bertolucci ha aperto i lavori della terza tappa di appuntamenti che si concluderanno con la conferenza regionale della Toscana del mare, in programma il 15 giugno a Livorno nella sede dell´Accademia navale.

La giornata di lavoro di oggi, organizzata a Alberese, ha focalizzato l´attenzione sul tema della gestione integrata della costa e tutela dell´ambiente marino, nella consapevolezza che «un ambiente marino sano - ha sottolineato Bertolucci - è la condizione indispensabile per migliorare la competitività, la crescita e l´occupazione nel settore pesca e acquacoltura, attività su cui, come ha riconosciuto nei giorni scorsi la Corte costituzionale, sono le Regioni ad avere competenza decisionale e legislativa. Va pertanto tenuto sotto controllo tutto ciò che minaccia l´ambiente marino, dall´inquinamento terrestre agli scarichi delle navi».

Questo è l´obiettivo del nuovo programma di monitoraggio marino per il 2007-2009, che si avvale di conoscenze tecniche avanzate e monitora anche gli impatti specifici, controllando l´inquinamento derivante da impianti industriali costieri, impianti di maricultura, apporti fluviali, traffici marittimi.

«Un monitoraggio che deve essere anche preventivo - è intervenuto l´assessore all´ambiente Marino Artusa - A tale fine abbiamo predisposto un progetto di controllo satellitare che presenteremo alla Commissione europea. Incidenti come quello dei giorni scorsi a Livorno mettono in evidenza che sarebbe fondamentale disporre di un sistema di sorveglianza ad ampio raggio in grado di segnalare in tempo reale qualsiasi episodio di sversamento in mare per valutarne l´evoluzione e permettere interventi tempestivi. Come richiede da tempo anche la Conferenza delle regioni periferiche marittime, occorrono specifiche competenze regionali. Non è sufficiente poter intervenire solo a posteriori, con interventi di ripulitura dopo lo spiaggiamento delle sostanze inquinanti. Basta pensare che in Toscana si verificano oltre 20 spiaggiamenti all´anno di materiale petrolifero con gravi danni all´ambiente marino e ripercussioni altrettanto gravi sul regolare svolgimento della stagione balneare».

L´altro fonte su cui intervenire è l´erosione costiera dove va purtroppo registrato un incremento del 10%. La Regione sta affrontando il problema abbandonando i sistemi rigidi di difesa come le scogliere, che innescano nuovi fenomeni di dissesto, per passare a interventi di riequilibrio dei litorali, basati soprattutto sui ripascimenti artificiali delle spiagge.

Torna all'archivio