[23/03/2007] Consumo

Via libera in Italia alle bare biodegradabili (ma in Inghilterra sono in carta riciclata)

LIVORNO. Con un decreto pubblicato sulla gazzetta ufficiale, firmato da Livia Turco, il ministero della Salute ah infatti dato il via libera anche in Italia alle bare biodegradabili. Il Consiglio superiore di Sanità aveva espresso parere favorevole «in ordine all´uso del materiale Mater-bi prodotto dalla ditta Novamont in sostituzione della cassa di metallo o in aggiunta alla cassa di legno per feretri destinati all´inumazione o alla cremazione».
Poi sulla Gazzetta è stato autorizzato «l´uso in ambito nazionale del materiale mater-bi per realizzare manufatti in sostituzione della cassa di metallo».

Con alcuni paletti rigidi: non si potranno utilizzare per la tumulazione le bare biodegradabili, per esempio, nel caso di morte per malattia infettiva. Tutto a posto invece se la salma è destinata alla cremazione.

L´involucro biodegradabile deve avere uno «spessore non inferiore ai 40 micron» e deve coprire «senza soluzione di continuità», il fondo e le pareti della cassa. Ovviamente vengono messee al bando le viti: «Deve essere applicato con colla, nella parte inferiore e superiore della cassa, senza impiego di viti o chiodi. Inoltre per l´applicazione del manufatto dovranno essere utilizzati solo ed esclusivamente materiali biodegradabili».

E lo sbarco sul mercato delle bare biodegradabili potrebbe essere anche piuttosto vicino, visto che alla Novamont, titolare del brevetto del Mater Bi, hanno fatto sapere che in provincia di Novara c´è già un produttore che si è attrezzato per realizzare dal mais tutto: interno bara, sudario e ornamenti, croce o stella di Davide o mezzaluna.

Un passo avanti verso la sostenibilità, ma in Inghilterra c´è di meglio (o forse di peggio, dipende dai punti di vista): l´azienda inglese Ecopod infatti vende anche online le proprie bare interamente realizzate in carta riciclata (nella foto).

Torna all'archivio