[26/03/2007] Energia

Montescudaio, Pellegrini: «Sconfitti gli ordini professionali degli ambientalisti»

MONTESCUDAIO (Pisa). E’ roco ma felice Aurelio Pellegrini, sindaco di Montescudaio, dopo il sì all’eolico espresso massicciamente ieri dalla popolazione del suo comune, ma non rinuncia a togliersi qualche soddisfazione nello spiegarci il perché di quel 67,85% di favorevoli.

Sindaco, intanto perché questa scelta “rischiosa” del referendum?
«La scelta parte dal fatto che il progetto dell’eolico non era nel nostro programma elettorale – spiega Pellegrini – Abbiamo sentito l’obbligo di far esprimere la popolazione di Montescudaio su questa proposta che riguarda il suo futuro, senza dover sottostare ai giudizi degli esperti degli ordini professionali dell’ambientalismo in cui sembrano essersi trasformate certe associazioni. La scelta era vincolante con almeno il 30% dei votanti e abbiamo superato di parecchio il 55%».

Soddisfatto delle partecipazione?
«Le cifre parlano da sole: nella frazione di Fiorino, dove ci sarebbe stato uno dei fantasticati progetti sbandierati da qualcuno, il 76% degli elettori ha detto si all’eolico».

Ha parlato di ordini professionali dell’ambientalismo, ma le associazioni hanno avuto atteggiamenti diversi. A cosa si riferiva?
«Ci sono state prese di posizioni di Italia Nostra, Wwf e Lipu che sono avvenute senza sapere nulla di Montescudaio, addirittura si è detto no al referendum, si sono diffusi documenti che niente avevano a che vedere con la nostra realtà. Un atteggiamento anche offensivo verso i cittadini. Legambiente, che si è schierata per il si, è stata dieci giorni a Montescudaio a parlare, discutere spiegare, dimostrando un ben altro radicamento nel territorio e una diversa capacità di interloquire con la gente. Dall’altra parte abbiamo avuto una posizione preconcetta, ideologica, che non ha pagato».

Lei dice che qualche associazione era addirittura contro il referendum e poi da altre parti lo invocano per rimettere in discussione decisioni già prese?
«Questa di dire che quel referendum non si doveva fare è la cosa più grave, più offensiva, più fascista, me lo lasci dire, il voto libero è la massima espressione della democrazia, è l’espressione della volontà popolare ed in casi come questi la gente si riappropria delle decisioni da prendere nel proprio territorio. Forse alle associazioni ambientaliste farebbe bene riflettere su alcune piccole cose: il Wwf si è schierato per il no, i suoi tre esponenti di Montescudaio si sono schierati per il si e oggi hanno rispedito le tessere al Wwf. Se le associazioni diventano autoreferenziali e se ne fregano della gente, non ci discutono, non si presentano nei paesi e nei dibattiti, poi prendono questi schiaffoni».

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