[27/03/2007] Urbanistica

Conti sul corridoio tirrenico: Pecoraro prima doveva confrontarsi con la Regione

LIVORNO. Ieri il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, ha incontrato a Capalbio prima la giunta comunale che rimane contraria all’ipotesi di un corridoio autostradale tirrenico e poi il comitato Aurelia sicura subito.
Nell’incontro il ministro ha dichiarato la disponibilità da parte del suo ministero di fa ripartire i lavori per completare il tratto a quattro corsie mancante nella parte sud del tracciato. «Per completare un opera pubblica già in essere, un cantiere già aperto dal governo Amato» ha dichiarato Pecoraro. E riguardo al progetto Sat, ha aggiunto che al di là del merito, su cui il ministro non ha voluto soffermarsi, «il metodo va condiviso» annunciando l’intenzione di sfilare il progetto dell’autostrada dalla legge obiettivo per andare ad una ampia concertazione con i territori. E comunque nell’ipotesi che andasse avanti la realizzazione del progetto Sat «i tempi non saranno brevi, perché le 84 prescrizioni della Via andranno rispettate tutte così come le necessarie riprogettazioni».
Abbiamo chiesto un commento su queste dichiarazioni all’Assessore regionale ai trasporti, Riccardo Conti.

Assessore che ne pensa dell’ipotesi di Pecoraro Scanio?
«Apprezzo l’iniziativa del ministro Pecoraro Scanio che si è confrontato con il comune di Capalbio e con i comitati, ma dico in maniera del tutto affettuosa, che avrebbe potuto confrontarsi anche con la regione. Avrebbe avuto modo di avere informazioni più aggiornate sull´argomento. Ma comunque la colgo come una dichiarazione distensiva rispetto alla regione Toscana».

Pecoraro ha detto che per l’esigenza di messa in sicurezza dell’Aurelia i tempi sono a favore del completamento del tratto a quattro corsie mancanti, che è un´opera già avviata.
«Non è vero che è un´opera avviata. E non esiste un progetto già pronto dell’Anas per completare l’Aurelia a quattro corsie. Perché quel progetto proprio nel tratto a sud, tra Ansedonia e Capalbio, è stato bocciato dalla commissione Via guidata da Maria Rosa Vittadini, durante il governo Amato e quindi è stato scartato dall’Anas. E poi non ci sono i soldi. Quindi si dovrebbe rifare un progetto, sottoporlo a Via, ripubblicarlo, accogliere le osservazioni e via discorrendo. E poi trovare i soldi. Quindi questa è senza dubbio una strada più lunga che non quella del progetto Sat, che ha già fatto tutto l’iter, e che non ha costi per lo Stato. Il progetto presentato dalla Sat a costi zero, recepisce già tutte le prescrizioni della Via e anche quelle che riguardano la parte strutturale, inserendo anche il tratto Livorno-Chioma e il collegamento con il porto di Piombino.
Quindi se si vuole fare presto e mettere in sicurezza l’Aurelia il progetto che va in questa direzione è proprio quello della Sat sul corridoio tirrenico».

Il ministro Pecoraro ha dichiarato l’intenzione di sfilare il progetto Sat dalla Legge Obiettivo per andare ad una concertazione.
«Su questo sbaglia il ministro a dire che il lavoro di concertazione non è stato fatto dalla regione. Lo ripeto in maniera affettuosa, ma se ci avesse consultato sarebbe stato informato meglio su questo aspetto. A me non interessa niente della legge obiettivo. Dico che la concertazione per questo progetto è già stata fatta. Abbiamo accolto osservazioni da tutte le parti, anche dal comune di Capalbio.
Se Sat avesse presentato un progetto diverso allora sarebbe stato necessario ripubblicarla e ripartire da capo. Ma così non è».

Nel piano proposto dalla Sat, si prevede di trasformare l’Aurelia a sud di Grosseto a strada parco, dimezzando l’ampiezza dell’attuale carreggiata, per eliminare l’eventuale concorrenza con l’autostrada a pedaggio. Non è un modo per buttare al vento soldi dei contribuenti?
«L’attuale Aurelia dovrà essere risistemata per una diversificazione del traffico locale, questo significa non solo l’adeguamento a 10,50 metri, la realizzazione di piste ciclabili, ma anche rotonde e ingressi che significano la messa i sicurezza. Perché la gran parte degli incidenti avvengono proprio nel tratto a quattro corsie e dove ci sono gli ingressi a raso. Comunque anche gli adeguamenti previsti sull’attuale strada Aurelia saranno carico della Sat, quindi non ci sarà nessun danno per i contribuenti».

Quindi il progetto della Sat va avanti spedito?
«E’ sicuramente il progetto che va avanti in maniera più rapida. La discussione è aperta sulle convenzioni e su questo sta lavorando il ministro Di Pietro. Noi abbiamo fatto le pulci sulle prescrizioni e il ministero approfondiva gli aspetti economici».

Non era previsto per oggi un appuntamento con il ministro Di Pietro?
«L’appuntamento era previsto per oggi, ma è stato spostato di una settimana. Ci rivedremo il 3 di aprile per fare il punto di verifica sulle varie questioni. Quindi tra una settimana faremo il punto sul programma e se le cose vanno come devono, allora entro pochi anni potranno partire anche i cantieri».

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