[28/03/2007] Trasporti

Bmw come Fiat, per l´ambiente da una parte fa e dall´altra disfà

LIVORNO. Nella Carolina del Sud, a Spartanburg, esiste uno stabilimento Bmw all´avanguardia in fatto di sostenibilità. E´ qui che nascono le Bmw X5, e l´impegno sul fronte ambientale non si limita allo sviluppo dell´alimentazione a idrogeno o al recente programma EfficientDynamics per tutti i suoi propulsori, ma si estende da tempo anche alla riduzione dell´impatto che un´automobile ha sull´ambiente fin dal momento in cui viene costruita.

Notizia che non può non far piacere, e che la Bmw ci tiene a far sapere in giro, così come è stato molto pubblicizzato il riconoscimento che è stato assegnato a questo stabilimento dall´Epa, l´ente americano per la protezione dell´ambiente che verifica i requisiti ecologici di ogni industria (a Spartanburg in particolare viene apprezzato l´utilizzo del metano come fonte energetica e l´impianto di verniciatura che esclude il ricorso a solventi).

Deve far riflettere però che mentre ogni casa automobilistica - chi più chi meno e chi più chi meno non per amore dell´ambiente ma perché oggi l´ambiente fa anche tendenza e migliora la propria immagine – è impegnata singolarmente sul fronte della sostenibilità e dell´abbattimento delle emissioni, a livello di rappresentanza di categoria la posizione è esattamente opposta.

Nei giorni scorsi per esempio evidenziammo l´atteggiamento di Fiat: da una parte gli sforzi per abbattere le emissioni tanto da essere oggi l´unico marchio in regola con i limiti imposti per le emissioni di CO2 al 2008, dall´altra i continui attacchi dell´ad Sergio Marchionne all´Ue a nome di Acea (l´associazione dei costruttori europei, di cui è l´attuale presidente) contro l´ipotesi di portare a 120 grammi per chilometro i limiti al 2012. E nello stesso modo, la stessa Bmw che vanta la propria sostenibilità dello stabilimento di Spartanburg, è tra coloro che più vivacemente sostiene la battaglia contro i nuovi limiti alle emissioni proposti in Europa.

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