[30/03/2007] Consumo

Nuovo processo per rendere più sostenibile l´industria conciaria

LIVORNO. Il settore conciario è una fetta importante per l’economia nazionale, ma anche uno di quelli a notevole impatto ambientale per i prodotti utilizzati dalla lavorazione e per i reflui derivanti.
Positiva allora la notizia di un processo innovativo per la depilazione delle pelli che è stato sviluppato nell’ambito della collaborazione tra il dipartimento di Ingegneria chimica e il Polo Tecnologico Conciario (PO.TE.CO.) di Castelfranco di Sotto.

Il processo prevede l’eliminazione dei solfuri, e comporterà assieme ad una drastica riduzione dell’impatto ambientale del ciclo conciario, anche la possibilità di utilizzare gli scarti di lavorazione, il cosiddetto carniccio, per la produzione di materiali ad alto valore aggiunto, ad esempio mangimi.

E già la pubblicazione dei risultati, ha suscitato l’interesse di una multinazionale che opera nell’indotto conciario, che ha preso contatti con il gruppo di ricerca coordinato dalla professoressa Sandra Vitolo e con il direttore di PO.TE.CO., Domenico Castiello, per avviare una collaborazione finalizzata al trasferimento tecnologico del processo intanto su un progetto pilota e poi - speriamo a breve - nelle linee di produzione industriale.

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