[30/03/2007] Consumo

Il tessile europeo (e toscano) alla sfida dell´innovazione

LIVORNO. La conferenza internazionale dedicata all’identità tessile europea che si tiene oggi e domani al museo del tessuto di Prato è stata inaugurata dal presidente della Regione Claudio Martini, che ha tracciato le linee da seguire per il futuro del settore, che non potrà prescindere dalla qualità e dalla sostenibilità. Per Martini Twintex Museum è un’iniziativa importante perché «ha il merito di unire realtà diverse del tessile europeo ma che condividono incognite e opportunità. Assicurare un futuro al settore è fondamentale - ha detto il presidente della Regione Toscana – e nonostante l’avanzata dei mercati emergenti, cinese e indiano su tutti, i nostri distretti hanno il compito innovare, di inventare qualcosa di nuovo, qualcosa di tecnologicamente evoluto per incontrare il favore dei mercati più avanzati. E’ un compito ineludibile se non vogliamo cedere il passo a chi vende tessuti a basso costo e di cattiva qualità».

Il presidente Martini ha insistito sul concetto dichiarando successivamente: «Dobbiamo compiere questo sforzo perché i distretti europei del tessile possono ancora offrire molto in termini di innovazione. Servono prodotti nuovi legati all’ambiente, alle mutazioni del clima, alla lotta all’inquinamento, alla società della conoscenza e dell’informazione. Abbiamo il dovere di inventarli noi, non possiamo lasciare l’iniziativa ai mercati concorrenti».

Del resto proprio nei giorni scorsi aveva destato preoccupazione fra gli industriali pratesi, la notizia di nuovi e intriganti prodotti tessili che mentre da noi sono ancora in fase di prototipo, in Cina sono addirittura già sul mercato.

Per questo oltre ad “inventare” prodotti nuovi e tecnologicamente avanzati, l’Italia ma in generale l’industria europea, dovrebbe cominciare a pensare a processi nuovi e meno impattanti sull’ambiente. Queste ecotecnologie, più dei prodootti, sono in gardo di trasformare il mercato cinese da un pauroso concorrente a un ottimo partner.

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