[21/02/2006] Rifiuti

Dopo la Clemenceau Chirac promette un cantiere europeo per la decontaminazione delle navi

ROMA. «Adesso l´industria che rottama le navi non potrà più andare avanti come prima, cercando di smaltire i rifiuti al più basso costo possibile, ma dovrà farsi carico degli aspetti ambientali e sociali. Non solo, questo costituirà un precedente per impedire l´esportazione di tutti i rifiuti pericolosi».
Vittoria Polidori, responsabile campagna inquinamento di Greenpeace, è convinta che la recente battaglia dell’associazione ambientalista per fermare la portaerei francesi Clemenceau (nella foto un momento dell´abbordaggio), destinata a smaltimento in India, possa segnare un’inversione di rotta per tutto l’Occidente.

«Anche in Italia stiamo tenendo d’occhio diverse navi da crociera e anche qualche traghetto – spiega Vittoria Polidori – si tratta di una cinquantina di imbarcazioni ad alto rischio sparse in tutta Europa. Gli armatori sanno che potranno utilizzarle ancora per pochi anni e quindi pensano già a come aggirare le leggi per sbarazzarsene».

Ma la presenza dell’amianto è conclamata anche nella maggior parte dei traghetti italiani. «Certo, le navi più recenti sono costruite senza amianto - continua la Polidori – ma la gran parte della flotta è formata da mezzi piuttosto datati. E anche se da noi la mappatura è obbligatoria, non sono previsti particolari interventi da parte degli armatori: i problemi veri vengono fuori dopo, quando si decide di dismettere l’imbarcazione, perché non essendoci cantieri navali di smantellamento navi in tutta Europa, è prassi comune inviarle nei paesi in via di sviluppo».

Greenpeace in effetti aveva imbastito la sua battaglia contro il piano francese per la Clemenceau sulla violazione delle prescrizioni della convenzione di Basilea sull’esportazione dei rifiuti pericolosi. «La Clermenceau non solo è piena di amianto – spiega ancora la responsabile di Greenpeace – ma contiene anche molti altri metalli e pcb. Sostanze che si trovano in percentuali diverse anche nelle nostre navi. Per questo è importante l’annuncio che ha fatto Chirac impegnandosi a sviluppare un impianto in grado di decontaminare le navi di tutta Europa. Speriamo non restino solo promesse».

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