[21/02/2006] Acqua

E l´Arpat controlla le acque fiorentine

FIRENZE. Sono stati inviati alla Regione Toscana ed agli altri Enti interessati (Provincia, Comuni, Ato, ecc.) i risultati dell’attività di monitoraggio svolta dal Dipartimento Arpat di Firenze e dai servizi sub-provinciali, sulle acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile della provincia di Firenze insieme ad una proposta di classificazione dei corpi idrici sulla base di quanto rilevato con le analisi. Per ogni corpo idrico sono stati forniti i risultati delle misure effettuate nel corso del 2004 e, per le nuove classificazioni, del 2005 insieme alle proposte di classificazione.
I corpi idrici controllati sono stati complessivamente 44. Di questi 30 (68,2%) risultano in categoria A2, 12 (27.3%) in categoria A3 e 2 (4,5%) in una categoria peggiore della A3. Nessun corpo idrico ricade in categoria A1.
Rispetto alla precedente classificazione, si registra una sostanziale conferma, con un peggioramento di classe per quattro casi. Le principali cause della classificazione in categoria A2 e A3 risiedono nel superamento dei valori dei parametri batteriologici (coliformi totali, coliformi fecali, streptococchi fecali, salmonelle), del bario, del tasso di saturazione dell’ossigeno disciolto, del manganese e del BOD5. Rispetto alla precedente classificazione si registra un aumento di categoria, e quindi un peggioramento, per i seguenti corpi idrici:
Lago Isola: da A2 ad A3 per il tasso di saturazione dell’ossigeno disciolto al di sotto del valore guida (50%)
Bacino La Calvanella: da A1 ad A2 per aumento della concentrazione di manganese, dei parametri batteriologici e per la diminuzione del tasso di saturazione dell’ossigeno disciolto.
Lago Soiano: da A2 a maggiore di A3 per la diminuzione del tasso di saturazione dell’ossigeno disciolto, per il superamento del valore imperativo dei solfati e per il superamento del valore guida della conducibilità.
Torrente Ema: da A3 a maggiore di A3 per i parametri batteriologici. Si registra invece un miglioramento della qualità delle acque dell’Arno alla presa dell’acquedotto di Figline Valdarno, che da maggiore di A3 passa in categoria A3.

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