[06/04/2007] Parchi

Peria: «Per l’area marina protetta aprire una fase di ascolto dal basso»

PORTOFERRAIO (Livorno). Il sindaco di Portoferraio, Roberto Peria (Nella foto), ha scritto una lettera aperta al ministero dell’Ambiente, al Parco Nazionale dell’Arcipelago toscano, alla regione, agli enti locali, ed alle associazioni di categoria ed ambientaliste che ha il fine «di evitare, sul delicato tema delle aree marine protette, un dibattito ideologico ed impazzito e di aprire, al contrario, un percorso di confronto non dogmatico, non strumentale, anzi partecipato, trasparente e democratico. Un percorso ispirato all’equilibrio ed al buonsenso».

Peria ricorda le tappe della vicenda della riapertura dell’iter per l’istituzione dell’Area marina protetta (Amp) dell’Arcipelago toscano e che nel 2005 era stata predisposta una prima proposta di perimetrazione e zonazione relativa alla sola Isola d’Elba, trasmessa agli Enti senza ricevere riscontro per cui il ministero (allora retto da Matteoli) prendeva atto di «un orientamento generalmente positivo all’istituzione dell’area marina protetta, pure con la richiesta di attenzione su punti specifici e di massimo coinvolgimento delle comunità e dei portatori di interesse locali» e si impegnava a trasmettere gli studi conoscitivi esistenti, e a raccogliere attraverso il parco i dati dei comuni sulle attività socio-economiche presenti.

Per Peria «é certamente molto importante ed apprezzabile che il ministero voglia seguire la prassi della concertazione per addivenire alla formulazione di una proposta di perimetrazione e zonazione e ad una disciplina di tutela; proprio per questo i tempi non possono essere così vincolanti e stretti. Se tali fossero, quanto richiesto sarebbe sostanzialmente impossibile». Ma il quadro conoscitivo non è ancora sufficiente per esprimere un parere, per vari ritardi e rinvii «gli enti non hanno per questo ancora potuto effettuare i necessari approfondimenti, salvo alcune proposte autonome, derivanti da elementi di quadro conoscitivo proprio e non hanno potuto rimettere al competente ministero alcun contributo o alcuna osservazione» e quindi la proposta di perimetrazione del 2005 «è stata inevitabilmente foriera di confusione e polemiche, che vanno adesso superate nell’unico modo possibile: far ripartire la partecipazione, il dialogo ed il confronto dal basso».

Peria ricorda che con i nuovi strumenti urbanistici il comune di Portoferraio «prevede sulle spiagge di Le Viste, Le Ghiaie, Padulella, Capo Bianco, Seccione, Acquaviva, Enfola, Biodola, il rilascio di nuove concessione demaniali marittime, con esclusione delle aree definite aree marine protette» e che «negli specchi marini, con esclusione delle aree della rada e porto di Portoferraio e di quelle definite aree marine protette di tipo A, è ammessa la realizzazione di campi boe stagionali» nelle località: Enfola nord, Viticcio, Forno, Scaglieri, Biodola e Forno. Inoltre Sono indicate come possibili aree marine protette lo Scoglietto di Portoferraio, le Prade, Montecristo e che «in tutte le altre aree del mare territoriale sono sempre consentite la navigazione a vela e motore e la pesca, compresa quella subacquea. Tale previsione normativa non rappresenta un limite alla ragionata e progressiva estensione delle aree marine rispetto a quelle individuate, semplicemente fornisce indirizzi per la disciplina della zonizzazione e per la successiva gestione, indicando l’opportunità di vincoli non penalizzanti, con l’unica limitazione alla pesca professionale non tradizionale ed impattante». La Giunta Peria ha dato anche avvio al procedimento per l’istituzione di “oasi blu” con boe intelligenti come quelle utilizzate nelle aree marine del parco delle Cinque Terre.

Quindi Peria non è contrario all’Amp ma esclude «in un’ipotetica estensione delle aree marine protette ulteriore rispetto ai tre ambiti già individuati, la possibilità di altre zone A al di fuori di Montecristo» e chiede di «non creare penalizzazioni inaccettabili alla pesca amatoriale dei residenti (anche a quella subacquea, che è particolarmente selettiva), al transito delle imbarcazioni, alla piccola pesca professionale tradizionale, alle attività di diving ed ovviamente alla balneazione».
Chiede però di «sgombrare il tavolo da proposte di perimetrazione e zonazione anteposte» per «aprire una fase di ascolto dal basso, per tutto il mese di aprile, che consenta alle realtà associate ed ai cittadini di Portoferraio, di presentare proposte, osservazioni, contributi in ordine all’istituzione delle Amp nel nostro Comune, fermo restando quanto già deliberato dal Consiglio Comunale in sede di approvazione del regolamento urbanistico. Da questa fase di ascolto e confronto trarremo tutti gli elementi per inoltrare al Ministero ed a tutti gli altri soggetti interessati la nostra proposta di perimetrazione».

Torna all'archivio