[06/04/2007] Urbanistica

Val d´Orcia, scattano sigilli a Monticchiello

PIENZA (Siena). Le forze dell´ordine sono intervenute stamani nei cantieri delle villette in costruzione a Monticchiello, mettendo sotto sequestro due degli unidici lotti che sono stati al centro del caso "Toscana felix", innescato la scorsa estate dalle denunce di Alberto Asor Rosa.
Sigilli quindi per abusivismo edilizio al contestatissimo complesso residenziale di Monticchiello in Val d´Orcia, dove sono in costruzione 96 villette a schiera proprio sotto le mura del piccolo borgo medievale tutelato dall´Unesco.
Degli 11 lotti del nuovo insediamento urbanistico due sono stati sequestrati, per altri due è stata decisa la sospensione dei lavori per informarli dell´avvio di un procedimento penale a carico dei responsabili. E secondo voci che circolano negli uffici dell´autorità giudiziaria, potrebbe scattare il sequestro di altri 4 lotti, nei prossimi giorni.

La decisione è stata presa dal giudice delle indagini preliminari di Montepulciano dopo gli accertamenti realizzati nel cantiere dal Corpo forestale dello Stato.
L´indagine ha portato ad appurare «difformità sostanziali, sia prospettiche che di sagoma, di alcuni edifici facenti parte della lottizzazione in questione».

Non si è fatto attendere il commento di Legambiente che per bocca del suo presidente nazionale Roberto Della Seta ha dichiarato l’auspicio che «il sequestro dei cantieri sia il prologo a una soluzione che tuteli e valorizzi il patrimonio paesaggistico della Val d’Orcia».

Legambiente ha sempre ritenuto molto discutibile che, in un territorio riconosciuto patrimonio mondiale dell’Unesco per la sua straordinaria bellezza, si potesse tranquillamente edificare un villaggio di undici edifici per 300 nuovi residenti in netto contrasto con il paesaggio circostante e a ridosso del centro storico di un piccolo borgo che conta poco più di 150 abitanti. Per questo ha fatto fronte comune con le altre principali associazioni ambientaliste italiane, organizzando lo scorso ottobre un convegno nazionale proprio a Monticchiello, per contestare l’insensatezza economica, ancor prima che ambientale, di questa scelta e per ribadire l’importanza della tutela e della valorizzazione del paesaggio.

Della Seta ha aggiunto che quella in atto a Monticchiello «è una mera speculazione edilizia e non certo un’opzione valida di sviluppo economico del territorio» ed ha rivolto un appello al ministro Rutelli e alla Regione Toscana affinchè «intervengano, per bloccare il complesso immobiliare e creare il contesto favorevole perché il territorio possa essere davvero il volano di un futuro sano, moderno e sostenibile».

«I sigilli posti ad alcuni lotti del complesso residenziale sulla collina di Monticchiello - spiega l’assessore all’urbanistica della Regione Toscana Riccardo Conti - sono il risultato dei compiti che spettano, ognuno per la propria parte, alla magistratura, agli organi di polizia giudiziaria e all’amministrazione comunale di Pienza. Si tratta – prosegue l’assessore Conti – di accertamenti, verifiche e provvedimenti dovuti che evidenziano la capacità di collaborazione tra soggetti con competenze diverse, come previsto dalle leggi vigenti».
L’assessore all’urbanistica sottolinea anche che «la Regione non ha avuto in questo caso nessun ruolo perché la verifica delle difformità tra progetto edilizio originario e la sua concretizzazione non è di propria competenza. Intervenire non era nei nostri compiti costituzionali».

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