[10/04/2007] Energia

Continua la protesta di Tarquinia contro la centrale a carbone

TARQUINIA (Viterbo). Continuano gli scioperi della fame in corso nella sala consiliare del Comune di Tarquinia contro la riconversione a carbone della centrale Enel di Tor Valdaliga.
Oggi a rinforzare la schiera dei cittadini che hanno attuato lo sciopero della fame sono arrivate diverse donne, insegnanti e impiegate, oltre che madri di famiglia, che nei loro luoghi di lavoro intendono sensibilizzare la collettività sulla necessità di opporsi alla scelta del carbone. «Abbiamo ritenuto necessario unirci a chi da tredici giorni sta digiunando – hanno spiegato - perché ad oggi i risultati concretamente ottenuti sono scarsi. Non possiamo demandare ad altri la nostra salute e quella dei nostri figli e non possiamo precludere loro un futuro lavorativo a causa di una colonizzazione energetica che, iniziata nel 1950, sembra non aver mai fine».

La protesta di Tarquina è nata su iniziativa del
Cordinamento dei medici per la salute e per l’ambiente e del Movimento No Coke Alto Lazio, e domani vedrà la presenza di Stefano Montanari, direttore del laboratorio Nanodiagnostics di Modena, che alle 17 parlerà sul tema “Nanoparticelle, ovvero morire a norma di legge”.

«Quello di Montanari – spiega il presidente dell’università Agraria Alessandro Antonelli che promuove l’evento – è un contributo scientifico sui pericoli derivanti dalle nanoparticelle. Un’analisi rivolta alla salute dei cittadini a tutela di un sistema economico, quello del mondo dell’agricoltura, comparto fondamentale dell’economia cittadina e del comprensorio».

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