[24/04/2007] Energia

«Vergogna, volete fare le pale eoliche per non comprare i certificati verdi!»

GROSSETO. La cronaca di Grosseto del quotidiano La Nazione riporta oggi la notizia della presa di posizione del comitato «Geo Ambiente & Territorio» contro l’eolico: «Stop all’assedio di impianti eolici – dicono quelli del comitato - che deturpano il paesaggio e che producono troppo poca energia». Nulla di stranissimo visto che non è certo la prima volta che un comitato si oppone alle pale del vento e con loro spesso si sono schierati anche politici, intellettuali e amministratori ai vari livelli.

Ma il neonato infatti aggiunge un’altra motivazione: «Alcune multinazionali produttrici di elettricità da fonti tradizionali, sono obbligate dalle leggi comunitarie ad attingere alle fonti rinnovabili. Esse preferiscono costruire centrali eoliche, benché improduttive, più che acquistare ‘certificati verdi’ sul libero mercato, assai più onerosi per i loro bilanci. Quando scoppierà una elicopoli? Chi ne risponderà? Chi pagherà i danni?».

Una posizione questa, che risulta nuova se presa singolarmente come argomentazione contro l’eolico tout court, ma che addirittura diventa buffa se messa di fronte alla lettura che qualche comitato dà sui ‘certificati verdi’ e più in generale sul sistema dell’emission trading, considerato una mercificazione delle risorse naturali!

Caso diverso a pochi chilometri di distanza, a Follonica, dove Rifondazione oggi attacca l´amministrazione comunale che ha deciso di costruire alloggi popolari ecologici. La motivazione del no? Perché secondo il Comune per abbattere l´inquinamento è necessario costruire una piccola centrale a biomasse in grado di riscaldare tutti gli appartamenti, in grado di inquinare meno rispetto delle singole caldaie, anche a condensazione. Per rifondazione invece «dal camino della centrale a biomasse uscirebbero polveri cancerogene».

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