[04/05/2007] Energia

Biomasse, no di Artusa agli impianti ad olio di palma in Toscana

AREZZO. No all’uso di olio di palma negli impianti a biomasse. Lo ha detto l’assessore all’ambiente Marino Artusa (Nella foto) durante la manifestazione aretina sulle agrienergie. «La nostra regione – ha detto Artusa - non sarà mai corresponsabile della deforestazione di uno degli ultimi santuari della biodiversità come le foreste del Borneo. Per produrre olio di palma si stanno distruggendo le foreste equatoriali: una vera assurdità ed un crimine ambientale. La Toscana difende l’ambiente non solo a casa propria, ma anche nel resto del mondo».

«Le agrienergie – aveva detto in precedenza l’assessore – costituiscono un bacino energetico, un aiuto al reddito degli agricoltori e un contributo all’assetto idrogeologico del territorio e alla difesa del paesaggio rurale. Il loro sviluppo è pertanto centrale per le politiche regionali da più punti di vista, e in particolare da quello energetico, perché contribuisce al risparmio di energia prodotta con fonti fossili, allo sviluppo delle fonti rinnovabili e alla lotta contro i cambiamenti climatici che la Regione Toscana ha ingaggiato con il suo nuovo piano di azione ambientale. Utilizzare le biomasse legnose (e rinnovabili) per produrre energia, sfruttando il calore per il teleriscaldamento, contribuisce all’abbattimento delle emissioni di gas serra in atmosfera. Per questo la voce biomasse ha un ruolo di rilievo nel piano energetico regionale in corso di lavorazione».

Lo sviluppo delle agrienergie non può però prescindere dal rispetto dei criteri di compatibilità e sostenibilità ambientale, paesaggistica, sanitaria, economica. «Va posta dunque attenzione – ha proseguito Artusa – a tutti gli impatti, compreso quello sulla salute degli abitanti, ed è necessario trovare un rapporto equilibrato con le colture tradizionali su territori sempre più vocati all’agriturismo e alla produzione di qualità e di prodotti tipici, nonché con il paesaggio rurale, e puntare a ricadute positive sulle popolazioni locali, in particolare lungo tutta la filiera agricola».

Intanto in Toscana continuano a "piovere" proposte per l´installazione di impianti a biomasse che sfrutterebbero proprio l´olio di palma che non ha niente a che vedere con le colture della regione e, nelle more dell´approvazione del Pier (Piano energetico regionale) il rischio è proprio quello di veder proliferare impianti che non hanno affatto le caratteristiche che dice l´assessore. Forse converrebbe tradurre il più velocemente possibile il documento preliminare al Piano energetico in un Piano vero e proprio, comprensivo di indicazioni e linee guida coerenti con le volontà espresse. E intanto? Intanto converrebbe tenere un pò le bocce ferme per non dover rincorrere, poi, i buoi che intanto potrebbero scappare dalla stalla.

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