[07/05/2007] Rifiuti

Packaging eco-compatibile, si assegnano gli Oscar 2007

LIVORNO. Grandi iniziative per festeggiare i dieci anni di attività del Conai: dopo la giornata nazionale della raccolta differenziata che si è tenuta ieri in 20 città italiane, il Consorzio nazionale degli imballaggi si appresta adesso assieme all’Istituto nazionale degli imballaggi a premiare le migliori iniziative nel campo del packaging eco-compatibile.

Tra i compiti di Conai, stabiliti per legge, c´è infatti quello di promuovere tra le aziende una cultura orientata al rispetto dell’ambiente, attraverso interventi in grado di rendere gli imballaggi più ecocompatibili già nella fase di progettazione degli imballaggi e di curarne il percorso sino alla fase post-consumo.
Per svolgere questa attività di prevenzione che fa parte dei suoi compiti statutari, il Conai ha varato il progetto “Pensare futuro”, che include una serie di attività mirate a diffondere tra le imprese azioni volontarie legate alla prevenzione, a premiare quelle che si preoccupano della vita del packaging nella fase post-consumo e ad incentivare la razionalizzazione dei processi produttivi. In questo ambito oltre al rapporto sulla prevenzione si colloca anche al sinergia con l’Istituto italiano imballaggio: le aziende che faranno parte del dossier prevenzione verranno valutate dalla giuria dell’Oscar per la partecipazione al concorso, così come gli imballaggi finalisti dell’Oscar per l’ambiente potranno essere inseriti nella pubblicazione di Conai.

L’Oscar degli imballaggi, il premio istituito dall’Istituto italiano imballaggio, si avvale infatti dal 2004 della collaborazione con il Conai. Dapprima con un’edizione focalizzata totalmente sulla prevenzione ambientale (2004) e successivamente con due edizioni (2005 e 2006) che hanno dato ampio risalto all’ambiente e alla prevenzione tra le sezioni speciali. Nel 2007, proprio in occasione del 50° anniversario dell’Oscar e del 10° anno di attività di Conai, è stata realizzata una nuova edizione dell’Oscar dedicato all’ambiente, valorizzando le politiche di prevenzione dell’impatto ambientale degli imballaggi e premiando le migliori soluzioni in questo campo.

29 i finalisti in corsa per aggiudicarsi l’oscar per il packaging ecocompatibile il prossimo 19 giugno, distribuiti nei vari settori di utilizzo e di produzione e nelle sezioni ambiente, design&servizio, comunicazione, tecnologia.

Nella sezione ambiente fanno la parte del leone, con le iniziative in concorso, quelli in uso per i prodotti alimentari e bevande: Arbe, Barilla, Bonduelle con Tetra Pak, C.C.M coop. Cartai modenese, Grandi salumifici italiani, Illy caffè con Gpp, internovapack, Kraft foods Italia, Seda italy con il bicchiere per il caffè freddo “on the go” e la Saint-Gobaain vetri per la bottiglia di birra che pesa meno, Idealpack, Forapack con sacchetti biodegradabili per alimenti.
Partecipano anche gli imballaggi per farmaci, detergenza domestica, cosmetici e chimica varia con Nuova Pansac, gruppo cartotecnico Abar Litofarma, Collistar, Goglio.

Infine gli imballaggi per la movimentazione dei beni durevoli e dei prodotti elettrici ed elettronici con Assograph italia, Biticino, Cartonificio fiorentino, Europrint.

L’oscar prevede anche tre sezioni speciali destinate rispettivamente alla comunicazione, al design & servizio e alla tecnologia. Un settore importante quello del packaging, su cui nel corso di questi anni sono stati fatti importanti passi avanti per ridurre la quantità di materia prima utilizzata e quindi per minimizzare le quantità di rifiuti che da questo settore si generano nella fase post-consumo. E che nonostante gli sforzi messi in atto dal settore specifico, restano ancora cifre considerevoli da gestire. Considerando tra l’altro i processi di cambiamento in atto riguardo al ruolo stesso che ha assunto l’imballaggio, da una funzione di semplice contenimento delle merci, a funzioni via via più complesse, sia per normative del settore igienico-sanitario che di quelle di informazione al consumatore. E considerando inoltre i cambiamenti degli stili di vita e della composizione della società contemporanea, in cui si vanno ampliando le aree di persone che per motivi diversi richiedono confezioni sempre più rispondenti alle proprie esigenze. Così è per il crescere delle persone single, così è per la diversificazione nelle modalità in cui si fa la spesa, così è per le mutate sensibilità in tema ambientale.

Tutto questo, assieme a specifici obblighi di legge, ha richiesto un notevole sforzo in termini di innovazione industriale e di progettazione nel settore degli imballaggi volte alla minimizzazione e alla composizione delle materie utilizzate e che potrebbe fare da traino anche per altri settori della produzione delle merci, che faticano, invece, a seguire direzioni che oltre ad innovare il prodotto, producano cambiamenti radicali e sostanziali nei processi di fabbricazione.

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