[07/05/2007] Consumo

Le foreste di merbau a rischio per colpa di un parquet di lusso

ROMA. Si intitola “L’ultimo parquet” ed è il nuovo dossier di Greenpeace. L’associazione ambientalista racconta la storia del merbau. Un tempo – scrive Greenpeace - le foreste di merbau ricoprivano un´area vastissima: dall´Africa occidentale all´India meridionale, dal sud-est asiatico all´Oceania. Oggi il merbau – divorato dall´industria del parquet – rischia l´estinzione.

Tutto questo perché la domanda di parquet di lusso cresce e con essa fanno la loro comparsa sul mercato sempre nuove specie. Nuove mode vengono alla ribalta. E le conseguenze per l´ambiente sono spesso disastrose. Lo Iucn (International Union for Conservation of Nature and Natural Resources) ha collocato il merbau nella Lista Rossa. Ciò significa ‘specie ad alto rischio di estinzione’. Eppure questo legno – sostiene l’associazione - compare nei listini del 50 per cento dei fornitori di parquet italiani.

Questo nuovo rapporto di Greenpeace ricostruisce le rotte illegali che, attraverso la Malesia e la Cina, portano il merbau sui nostri mercati. Nuove carte prodotte, dimostrano che l´83 per cento delle foreste di merbau è già stato dato in concessione alle compagnie del legno.

Il commercio illegale del merbau sta distruggendo le foreste indonesiane. Negli ultimi tempi si è scatenata una vera e propria corsa al saccheggio. E l´allarme foreste in Asia è confermato dal "Guinness World Records" - meglio noto come Guinness dei Primati – che ha incoronato l´Indonesia campione mondiale della deforestazione.

L´Indonesia ha già perduto il 72 per cento delle proprie foreste e continua a perderle alla velocità 51 chilometri quadrati al giorno. Trecento campi di calcio ogni ora.
Greenpeace chiede che il merbau venga tutelato dalla Convenzione Internazionale sul Commercio delle Specie Protette, con quote altamente restrittive. Il governo indonesiano deve contrastare le illegalità e i paesi importatori - come l´Italia - devono fermare il traffico di legno illegale, alimentato dal mercato.

E per combattere questo traffico è necessario che i governi dei paesi coinvolti si dotino di strumenti di controllo efficaci. Ma questo non basta. Fino a quando la richiesta di mercato continuerà a premiare il commercio del merbau, sarà difficile arginare le illegalità e le pratic. Inoltre la caccia al merbau, legale o illegale, sta velocemente portando questa specie all´estinzione. Eliminare un´intera specie, distruggendone l´habitat, solo per avere un legno in più nel proprio campionario... è davvero necessario? Il mercato ha il diritto di sfruttare la natura a qualsiasi prezzo e fino all´ultimo albero? È il momento di fermare questa distruzione e limitare le importazioni di merbau. Se aspettiamo ancora sarà troppo tardi.

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