[08/05/2007] Trasporti

Tav, Nigi: «Inadeguata la previsione di danni del Ministero»

FIRENZE. Dopo la notizia, che ha suscitato scalpore, in merito al notevole aumento dei costi del danno causato dell’Alta velocità in Mugello dichiarato dai periti della Procura della Repubblica rispetto a quanto valutato in precedenza dal Ministero dell’ambiente, della vicenda torna a parlarne la Provincia di Firenze per voce dell’assessore all’ambiente Luigi Nigi (Nella foto), in risposta ad una domanda d’attualità di Rifondazione comunista.

«L’Amministrazione provinciale – ha illustrato Nigi – si è costituita parte civile nei tre processi penali contro Cavet utilizzando i legali interni. La costituzione di parte civile era la prima azione, dall’esito della quale potranno derivarne altre. Riguardo alla stima dei danni la Provincia è d’accordo sulla inadeguatezza della previsione del Ministero e condivide invece la perizia effettuata dalla Procura della Repubblica. Nei tre procedimenti penali per i quali siamo costituiti parte civile - continua Nigi - risulta imputato anche il “General contractor”, Rfi (Rete ferroviaria italiana). Dunque questa è già una iniziativa contro le società e aziende che ne fanno parte: valuteremo se sarà sufficiente».

Poi l’assessore si pronuncia in merito al sottoattraversamento di Firenze «la Provincia non intende modificare la propria posizione, almeno per il momento. Quanto è accaduto in Mugello è nostra volontà che sia oggetto di utile esperienza per maggiore attenzione e perizia: la paura che succeda come in Mugello non ci può rendere inerti, ma semmai più attenti e saggi».

Soddisfatto, almeno in parte, per le risposte ricevute il consigliere Targetti: «Per il fatto che la Provincia si è detta insoddisfatta per la prima valutazione del Ministero dell’ambiente che quantificava in 53 milioni di euro i danni in termini di falde, torrenti e sorgenti arrecati dalla tratta Alta velocità in Mugello. Più giuste le valutazioni espresse dai periti della Procura della Repubblica che hanno quantificato in 1 miliardo e 174 milioni di euro i danni quantificabili per l’assetto idrogeologico del Mugello».

Le conclusioni che Rifondazione comunista trae dalla vicenda però sono diverse «Quello che chiaramente è contraddittorio, è che questa esperienza concreta e questa entità dei danni procurati all’assetto del Mugello necessita di una riflessione sull’attuazione del sottoattraversamento di Firenze».

Targetti poi puntualizza precisamente «Due i rischi principali dal punto di vista ambientale: quello per un certo numero di edifici, circa 170, collocati fra l’area ferroviaria di Campo Marte e Piazza della Libertà, in quanto i due tunnel da realizzare per i due binari delle linee veloci corrono ad una profondità, tra la volta della galleria e la superficie, inferiore ai 30 metri che viene indicata come la profondità di garanzia per impedire un possibile danno ai fabbricati di superficie. L’altro danno che si preventiva - conclude Targetti - è quello di un possibile innalzamento della falda a nord e abbassamento al sud, essendo questo tunnel disegnato ad S sotto Firenze».

Sul sottoattraversamento oggi è intervenuto anche il presidente della commissione Lavori Pubblici al Senato, Anna Donati, parlando a RaiUtile: «Credo che per il sottoattraversamento fiorentino sara’ opportuno un supplemento di verifica, di cui mi faro’ portavoce presso le Ferrovie». Poi la senatrice Donati ha però sottolineato la validità del progetto dell’Alta Velocità di Firenze e la sua importanza strategica: «Tra le numerose ipotesi di tracciato prese in considerazione per il tratto ferroviario di Firenze, questa è stata ritenuta la più appropriata. E voglio anche sottolineare che il potenziamento della linea veloce nel capoluogo toscano è essenziale anche per tutte le altre tratte italiane».

Torna all'archivio