[08/05/2007] Acqua

Difesa dei corsi d´acqua, cento controlli al giorno

ROMA. Sono stati 150.000 i controlli sul territorio effettuati dal 2003 al 2006, in media 100 al giorno, e 84.917 su persone, dal Corpo forestale dello Stato nel controllo dei fiumi. Nell’ultimo quadriennio sono stati denunciati ben 981 “criminali fluviali”, arrivando ad 11 arresti. Le sanzioni amministrative (5.688) hanno permesso di notificare più di 2 milioni di euro di multe. Il primato negativo degli illeciti fluviali per il 2006 (come nel 2005), va al Lazio dove sono stati commessi ben 313 reati, seguito da Toscana (148), Campania (108) e Abruzzo (102). Molto meglio il nord Italia dove il primato positivo va alla Liguria, in cui si contano complessivamente solo 23 illegalità.

«La difesa dei corsi d’acqua dalle continue aggressioni dell’illegalità – afferma Cesare Patrone, capo del Corpo Forestale dello Stato – rappresenta da anni una delle priorità nel lavoro del Cfs. Si tratta di ecosistemi tanto delicati quanto preziosi che attraversano paesaggi di incredibile bellezza, unendo le comunità del nostro Paese. Con l’emergenza siccità ormai drammaticamente in atto abbiamo chiesto ai nostri comandi su tutto il territorio nazionale uno sforzo in più per la tutela dei corsi d’acqua. Un ennesimo segnale deciso per fermare i reati che saccheggiano le acque dei fiumi, un bene che diventa anno dopo anno più prezioso per l’Italia».

Sottolinea l’importante lavoro svolto dalla Forestale, Roberto Della Seta Presidente di Legambiente «l’innalzamento delle temperature causato dal cambiamento del clima e la vertiginosa diminuzione della neve e delle piogge invernali e primaverili mettono sempre più in pericolo i corsi d’acqua. Troppo spesso però è anche l’azione di persone senza scrupoli e amministrazioni poco attente a danneggiare questa risorsa sempre più preziosa. Le tante illegalità – prosegue Della Seta – contribuiscono in modo determinante a rendere i fiumi sempre più fragili e secchi, ed è soprattutto il prelievo illegale d’acqua, reato gravissimo e sconsiderato, a portare danni enormi alle economie locali e agli ecosistemi. La Forestale sta realizzando un lavoro importante di controllo del territorio e di repressione dei reati – conclude Della Seta – ma tutti devono fare di più, a partire dagli enti locali, con puntuali ed attente istruttorie, controlli e verifiche sulle concessioni di captazione autorizzate».

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