[08/05/2007] Energia

I nodi della centrale a metano di Testi

FIRENZE. Riaffiora il problema del nodo industriale di Testi e a riproporlo è Forza Italia con i consiglieri provinciali Lensi e Comucci che chiedono lumi all’amministrazione in merito alla centrale elettrica a metano presso il cementificio di Testi.

«Abbiamo ricevuto, nel luglio del 2006, dalla Società Volta - ha spiegato l’assessore all’urbanistica Luigi Nigi - la richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale sulla costruzione e l’esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica alimentato a gas naturale della potenza nominale di 50 Mega watt da installarsi all’interno del cementificio Sacci di Testi in Comune di Greve in Chianti. Tale proposta è stata recepita dalla Via in data 12 gennaio 2007». Nigi ha continuato ricordando come siano stati avviati i provvedimenti per la pronuncia di compatibilità ambientale che hanno portato alle conferenze di servizio in ottobre e dicembre, dove si proponeva la pronuncia positiva di compatibilità condizionata alla modifica degli strumenti urbanistici comunali e al rispetto di alcune prescrizioni.

«In considerazione dell’importanza dell’area di Testi - prosegue Nigi - un’area di particolare sensibilità ambientale, dove il nostro piano dei rifiuti ha previsto il potenziamento dell’impianto esistente di trattamento termico dei rifiuti e dove è in attività un cementificio che utilizza per funzionare combustibile derivante dai rifiuti, è intervenuta anche la giunta provinciale con un atto di indirizzo in cui ha espresso di condividere le conclusioni istruttorie della Via ed ha invitato la direzione competente “Ambiente e rifiuti” a proseguire l’iter autorizzatorio prescrivendo al proponente e ai titolari di attività industriali nell’area quanto ritenuto necessario in termini di contenimento delle emissioni e delle pressioni ambientali al fine di garantire la massima protezione del sito di Testi» Nigi ha concluso ricordando infine l’invito dell’amministrazione provinciale ai comuni di San Casciano e Greve in Chianti, alla Società Volta e gli altri soggetti industriali di Testi a perseguire accordi volontari volti alla mitigazione delle complessive pressioni ambientali.

Lensi ha chiarito esplicitamente «Il problema della centrale di Testi non è la centrale di Testi, è il polo industriale che sta nascendo con tre impianti e che è l’eredità di una storia lunghissima che ha visto il generatore di quelle parti mai funzionante e dove sono stati investiti soldi pubblici in notevole quantità. Si è creato in un punto magnifico, un punto di tutela del paesaggio e di sviluppo ambientale un corto circuito. In una delle zone più importanti, dal punto di vista di tutela del paesaggio e di tutela ambientale - conclude Lensi - viene a nascere un polo industriale che è un mostro».

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