[10/05/2007] Aria

Tutte le novità del piano antismog toscano

FIRENZE. Aumentano i comuni toscani coinvolti nel nuovo accordo regionale per ridurre lo smog e prevenire i fenomeni di inquinamento atmosferico nelle aree urbane. Le nuove adesioni sono Carrara, Empoli, Massa, Montale, Montelupo e Porcari, che si uniscono ai primi sedici firmatari (gli otto Comuni dell´area fiorentina, più Cascina, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato, Santa Croce sull´Arno) e agli otto entrati nel 2005 (Arezzo, Capannori, Montecatini Terme, Poggio a Caiano, Pontedera, Siena, Viareggio, Poggibonsi. L´accordo volontario si pone in sintonia con quelli sottoscritti negli anni precedenti (2003 e 2005) ma presenta una novità: vi è l’obbligo da parte dei comuni firmatari di presentare un piano di azione comunale antismog (Pac) per contribuire in maniera omogenea, a ridurre le emissioni di Pm10 e rispettare i valori limite della qualità dell´aria in vigore e quelli che lo diventeranno nel 2010, relativi alla seconda fase del Pm10, al biossido di azoto, al benzene e all´ozono.

Va sottolineato che non in tutti i comuni aderenti sono stati rilevati effettivi superamenti dei valori limite, ma «la partecipazione all´accordo - sottolinea l´assessore all´ambiente Marino Artusa - è però ugualmente importante come misura preventiva. Del resto il patto stretto oggi tra ben 30 comuni toscani anticipa e concretizza quanto sarà previsto nel Piano regionale di risanamento e mantenimento della qualità dell´aria a cui stiamo lavorando, e mette in atto gli obiettivi fissati dal Praa in tema di qualità dell´aria e di rapporto tra ambiente e salute, integrandosi con le politiche legate all´ecoefficienza energetica e al rispetto del protocollo di Kyoto. Con le misure previste che riguardano principalmente la mobilità - continua Artusa - ma anche l´ecoefficienza nel campo degli impianti termici civili e del terziario, nonché in quello delle attività produttive, come indicato anche dal rapporto finale della commissione nazionale per l´emergenza smog (Cneia), il nuovo accordo segna una tappa di valenza strategica nelle politiche ambientali della Regione Toscana».

Per i comuni la scadenza è prossima (31 luglio 2007) e stringente dato che senza aver presentato il Pac non potranno ottenere i finanziamenti regionali, pari a 4,5 milioni di euro all´anno, che saranno distribuiti in base a parametri quali la percentuale di popolazione esposta, la criticità delle situazioni di inquinamento e il rispetto degli impegni assunti. Ogni comune dovrà cofinanziare gli interventi con proprie risorse, in misura pari almeno al 20 % di quelle assegnate dalla Regione. Le altre misure previste dall’accordo, riguardano il settore mobilità con limitazioni progressive della circolazione dei veicoli più inquinanti e contemporanea incentivazione di mezzi e carburanti più eco-efficienti con particolare attenzione al settore dei trasporti pubblici locali in cui si prevede la promozione dell´installazione di sistemi di depurazione fumi sui veicoli diesel e l´attivazione di misure per il rinnovo del parco veicolare con mezzi a basso impatto ambientale.

Non mancano provvedimenti riguardanti il settore termico in cui saranno privilegiati gli incentivi per il solare e sarà promossa la realizzazione dei catasti degli impianti di climatizzazione presso le province e i comuni con più di 40.000 abitanti. La Regione si impegna poi a coordinare le azioni delle Province per il rilascio delle autorizzazioni alle attività produttive, dato che sono 342 le grandi aziende toscane che dovranno ottenere l´autorizzazione integrata ambientale attraverso l´utilizzo delle migliori tecnologie disponibili entro il 31 ottobre 2007 (altre aziende sono invece soggette ad autorizzazione statale). Nell’accordo tra comuni e Regione non manca l’impegno culturale che riguarda l´attivazione di domeniche ecologiche nel periodo compreso tra il primo ottobre e il 31 marzo di ogni anno. «L´obiettivo che ci proponiamo con questo tipo di iniziative - conclude l´assessore Artusa - non è tanto la riduzione dell´inquinamento atmosferico, quanto la formazione e l´educazione di tutti i cittadini, giovani e meno giovani, a nuove forme eco-efficienti di mobilità».

Tutti i blocchi alle auto precedenti sono stati confermati. Le novità sono: stop anche ai motocicli euro 0, estensione anche ai motorini euro 1 e diesel euro 1. Per gli autobus euro 0, oltre alla domenica, stop altri due giorni la settimana.

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