[11/05/2007] Energia

Energy manager senza..energia

LIVORNO. Proseguiamo oggi la nostra inchiesta sugli energy manager. Si tratta di una figura che ha il compito di promuovere un uso efficiente dell’energia nella propria struttura, riducendo i consumi e i costi di approvvigionamento. Dal 1991 è la legge sulla Gu che prescrive di dotarsi di un energy manager ai soggetti pubblici e privati con consumi energetici in fonti primarie superiori a 10mila tonnellate equivalenti di petrolio (Tep) e a mille Tep per quello terziario e della pubblica amministrazione. In Toscana non tutti comuni che avrebbero dovuto hanno istituito questa figura. Oggi ci siamo occupati della Provincia di Livorno e del Comune di Pontedera e considerando che l’energy manager è stato istituito come detto 11 anni fa, i risultati si commentano da soli.

L’energy manager attuale della Provincia di Livorno (viene nominato entro il 30 aprile di ogni anno) è Loris Ceccanti. La Provincia, in attuazione della Legge 10/91, ha proceduto a nominare la figura dell’energy manager una decina di anni fa. Tra i suoi compiti la rilevazione dei consumi energetici degli edifici di pertinenza provinciale e l’individuazione di possibili interventi di risparmio energetico all’interno dell’ente.

«Nell’ambito dei programmi di pianificazione energetica provinciale –spiegano dalla Provincia in una nota inviataci su nostra richiesta -, sono state effettuate, con il supporto dell’Agenzia Energetica Provinciale, delle diagnosi energetiche su alcuni edifici scolastici allo scopo di definire gli eventuali interventi di miglioramento delle prestazioni».

«Le analisi hanno evidenziato concrete possibilità di ottimizzazione e contenere i consumi di energia attraverso una migliore gestione degli impianti termici. Sono già in fase di verifica di fattibilità alcuni progetti che prevedono la sostituzione degli impianti di riscaldamento a gasolio con impianti a metano e il possibile utilizzo di fonti di energia rinnovabili, in particolare il solare termico per la produzione di acqua calda nelle palestre ed il fotovoltaico per la produzione di energia elettrica nelle scuole».

«La realizzazione degli interventi – conclude la nota - dipenderà anche dalla possibilità di reperire le risorse, tenendo conto delle recenti normative che hanno introdotto nuovi incentivi (ad esempio il conto energia per il fotovoltaico) e contributi (programmi regionali)».

Non migliore la situazione del Comune di Pontedera. Qui l’energy manager nel 2007 non è ancora stato nominato, quello precedente è Stefano Viggi.

«Volete sapere che cosa ha fatto l’energy manager in questi anni? Niente o poco più. L’unica cosa è quella di un controllo mensile del consumo del gas».

Ma la sua funzione dovrebbe essere quella di ridurre i consumi e i costi di approvvigionamento energetico.

«Lo so, ma qui sono stato nominato solo perché in passato se non lo facevi dovevi pagare una penale. Io mi occupo di molte altre cose come dipendente. Ad un certo punto mi nominarono energy manager, ma senza alcuna ordinanza che dicesse che cosa si doveva fare. Tenga conto che non si viene neanche pagati».

Certo che è una situazione deprimente: una legge 11 anni fa ha imposto che venisse istituita questa figura che in tutto questo arco di tempo avrebbe potuto fare qualcosa di veramente significativo. Pensiamo al risparmio energetico almeno nelle scuole e negli edifici di proprietà del comune. Le amministrazioni pubbliche, potrà sembrare una banalità, ma dovrebbero dare il buon esempio, ora più che mai vista l’esplosione del problema energetico e dei cambiamenti climatici.

«Guardi io ho provato a fare qualcosa, ma diciamo che non sono stato seguito. Anzi. Avevo anche contattato l’Enea qualche anno fa, però sembrava quasi che non interessasse a nessuno. A me dispiace anche perché sono un cittadino che vive qui a Pontedera. So solo che il Comune si occupa per conto suo dell’eolico, ma io come responsabile dell’energia so le cose sempre per ultimo…».

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