[11/05/2007] Rifiuti

Approvato il decreto per l´ermegenza rifiuti in Campania, tensione a Serre

NAPOLI. Stamani è arrivata l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri (Ferrero di Rifondazione è uscito dall’aula al momento del voto) del decreto per far fronte all´emergenza rifiuti individua in Campania quattro siti da destinare a altrettante discariche: Savignano Irpino (Avellino), Terzigno (Napoli), Sant´Arcangelo Trimonte (Provincia di Benevento), Serre (Salerno). Per quest´ultimo l´utilizzo è consentito fino alla realizzazione di un nuovo sito idoneo individuato dal presidente della Provincia di Salerno.
Neppure il tempo di commentare la notizia che nel pomeriggio la tensione è salita, con un migliaio di manifestanti che si sono dati appuntamento a Serre, per tentare di fermare quello che sembra ormai un blitz imminente da parte delle forze dell´ordine.

«Sono tantissimi, non riesco a farmi un´idea di quati agenti delle forze dell´ordine hanno mandato qui, ma sono veramente in tanti - racconta dal presidio di Serre Baldassarre Chiaviello, presidente del Comitato Serre per la vita – Noi resisteremo e cercheremo di contrastarli per quanto possiamo».

Come ha infatti spiegato l´avvocato del comune di Serre, Borriello, c´è una sentenza della prima sezione del tribunale civile di Salerno che proibisce l´accesso alla valle della Masseria, nella piana del fiume Sele. «La magistratura ha accolto le nostre ragioni - dice il sindaco di Serre Palmiro Cornetta - Abbiamo sempre manifestato pacificamente e così continueremo a fare. Ma lo Stato non può decidere autonomamente, senza ascoltarci».

Intanto arrivano i primi commenti dalle associazioni ambientaliste: «Che l’emergenza rifiuti in Campania sia arrivata a un punto di non ritorno, lo dimostra l’eccezionalità di un decreto del consiglio dei ministri. Ora il tempo delle lamentele è finito. Con i nuovi poteri la classe politica di questa regione dimostri la capacità di governare e di assumersi le proprie responsabilità, come finora non ha fatto. E’ in gioco la dignità della Campania ma soprattutto si sta giocando con la salute dei cittadini». In una nota congiunta Roberto Della Seta e Michele Bonomo, rispettivamente presidente nazionale e regionale di Legambiente, commentano il decreto legge emesso oggi dal Consiglio dei Ministri sull’emergenza rifiuti in Campania.

«E’ il caso di ribadire - denunciano i due esponenti di Legambiente - che dopo tredici anni abbiamo perso tutti. Istituzioni, cittadini e imprenditori onesti. Tutti tranne la camorra. Non ha perso niente, anzi ci ha guadagnato. In questi anni tutti hanno ritenuto di avere ragione per avere, alla fine tutti torto. Tante azioni, pochi risultati. Fiumi di denaro spesi ma sprecati, finiti nel miglior dei casi in sperperi ed iniziative sbagliate, tanti avvisi di garanzia ancora in attesa di approdare ad un processo. E accanto alle montagne di ecoballe, ai rifiuti per strada, ai camion che attendono di sversare negli impianti di Cdr, parallelamente si assiste ad un film clandestino, che tanto clandestino non è, in cui chiaramente si vede e si sente un flusso di rifiuti illegali che dal Nord al sud continuano a devastare le terre della nostra regione. Davanti a questo scenario - concludono Della Seta e Bonomo - non bastano più parole: il tempo è scaduto».

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