[16/05/2007] Aria

Sul monte Ararat la nuova Arca di Noé firmata Greenpeace

LIVORNO. Dopo quella realizzata in pieno centro a Bruxelles un mese fa, una nuova Arca di Noé sta prendendo forma sul monte Ararat, a 2.500 metri sopra il livello del mare, ad opera degli attivisti di Greenpeace, che vogliono portare alll’attenzione dei Grandi del mondo il tema dei cambiamenti climatici e stimolarli ad intervenire subito per arrestare quella che rappresenta la prima minaccia globale dei nostri tempi.

I volontari di Greenpeace costruiranno un’arca di 10 metri per 4
inviando un segnale forte: non c’è più molto tempo, dobbiamo intervenire ora o il riscaldamento globale sarà causa di inondazioni, siccità, eventi meteorologici estremi, perdita di ecosistemi, desertificazione, aumento incontrollato delle malattie, oltre che migrazione di centinaia di milioni di persone.

«I cambiamenti climatici sono una realtà. Se nel prossimo G8 i Grandi del pianeta non prenderanno misure urgenti, radicali e a lungo termine, i prossimi decenni saranno anni di una devastazione tale come l’umanità non ne ha mai vissuta in epoca moderna» ha affermato Hilal Atici, di Greenpeace Turchia. «Tutto il mondo chiede ai leader di oggi di affrontare il problema e agire ora per ridurre fortemente le emissioni di gas serra».

Una carovana di 40 cavalli ha trainato fin sul Monte Ararat 12 metri
cubi di assi di legno prefabbricato per iniziare la costruzione di
supporti, chiglia e scheletro della barca. Nelle prossime settimane, una squadra di 20 carpentieri di nazionalità turca e tedesca completerà la costruzione dell’imbarcazione, che verrà presentata ufficialmente al pubblico il 31 maggio prossimo, nel corso di una cerimonia durante la quale gli scalatori di Greenpeace saliranno sulla vetta alta 5.137 metri del Monte Ararat per sollecitare i leader di tutte le nazioni a fare della protezione del clima una realtà.

«Ad Heiligendamm saranno spese molte parole sui cambiamenti climatici, ma oggi è il momento di agire - ha dichiaro Francesco Tedesco, responsabile Campagne Clima di Greenpeace Italia. - Chiediamo ai leader del G8 di adottare gli obiettivi di riduzione indicati dall’IPCC, e non buttare al vento l’ennesima opportunità».

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