[16/05/2007] Energia

Energy manager senza...energia e pure senza..idee

LIVORNO. Oggi prosegue la nostra inchiesta sugli energy manager: la figura da nominare entro il 30 aprile di ogni anno da parte della pubblica amministrazione con il compito di promuovere l’uso efficiente dell’energia nella propria struttura. Ci siamo occupati del comune di Grosseto e di Siena e i risultati sono sempre gli stessi: lentezza nell’applicazione della normativa varata 11 anni fa.

L’energy manager del comune di Grosseto è l’ingegnere Carlo Bocci della direzione protezione civile e sicurezza. Il comune, in attuazione della legge 10/91 ha provveduto a nominare il “responsabile tecnico per la conservazione dell’uso razione di energia” recentissimamente cioè alla fine dell’aprile del 2007.
«Devo erudirmi sulla materia - ci dice Carlo Bocci - ma so che i mie compiti saranno quelli di contenere, razionalizzare l’uso della risorsa energetica negli edifici di proprietà comunale. Evitare sprechi, risparmiare e migliorare anche attraverso il contenimento del calore e del fresco in estate agendo sull’isolamento degli edifici».

Alla domanda che come avete intenzione di muovervi l’ingegnere risponde: «E’ già stata formulata un’ipotesi di progetto, da esaminare e da approvare, per la costituzione di un ufficio energia. Il suo compito sarà quello di prendere in considerazione l’aspetto energetico e pianificare le attività da svolgere. Sarà composto, oltre che da me, da due periti industriali parte dall’organico».

La situazione non migliora nel comune di Siena dove l’energy manager non è stato ancora nominato.
Parlando con Dante Turchi – dipendente del comune responsabile della progettazione ai lavori pubblici – abbiamo appreso che è lui a fare la comunicazione dei consumi energetici (energia elettrica, consumi automezzi, consumi riscaldamenti) alla Fire – Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia - degli immobili di produzione comunale.

«Non sono l’energy manager. Compio una attività di monitoraggio che richiede una mezzora ogni anno. Se ci sono altri adempimenti il comune dovrebbe incaricarmi o nominarmi come tale».

Nonostante la mancanza della figura del energy manager che cosa è stato fatto per ridurre i consumi ed i costi dell’approvigionamento energetico?
«Non abbiamo attività o progetti volti al risparmio energetico specifici».

Informandosi sulla situazione attuale, sulla presenza più meno degli energy manager nei comuni, ed apprendendo che in comuni come Pisa dove la figura non esiste, ma viene effettuata comunque attività per il risparmio di energia nel campo dei trasporti pubblici, Turchi diventa da intervistato intervistatore e domanda: «Che cosa si deve fare per arrivare a predisporre degli accordi sul tipo pisano con l’azienda del trasporto pubblico per implementare l’utilizzo e l’acquisto di autobus a metano?».

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