[16/05/2007] Acqua

Emergenza idrica, il consiglio regionale approva la legge

FIRENZE. Approvata dal consiglio regionale, al termine di un lungo dibattito, la legge sull’emergenza idrica. Soddisfatto Erasmo D’Angelis (Margherita), Presidente della Commissione Ambiente e Territorio, che ha così commentato: «Abbiamo approvato una legge necessaria per gestire l’emergenza di una estate che, stando ai dati meteorologici e scientifici, passerà alla storia come la più calda dal 1800. La Toscana può fronteggiare lo stato di emergenza in atto in diverse aree per la carenza idrica. Sono norme utili anche per sbloccare una lunga serie di piccole opere pubbliche previste da anni come raccordi, condotte e pozzi, ferme per intralci di natura burocratica o per conflitti di competenze tra ent».

ÍLa situazione di carenza idrica è ben presente a tutti – continua D’Angelis - abbiamo registrato una riduzione delle piogge tra il 40 e il 17% rispetto all’inverno meno piovoso e all’ultima fase di emergenza idropotabile come quella del 2002-2003. Una progressiva diminuzione delle precipitazioni, e sopratutto della loro diversa distribuzione nel tempo, con l’aumento delle temperature che comporta una maggiore evaporazione e traspirazione»

«Entro l’autunno – aggiunge il consigliere Dl - la Regione presenterà un vero e proprio ‘progetto acqua’ per riordinare la materia anche dal punto di vista legislativo e definire un quadro operativo più chiaro e complessivo per garantire la salvaguardia e la corretta gestione di una risorsa che mai come in queste settimane tutti consideriamo limitata e preziosa».

«I dati – sottolinea D’Angelis – sono ben noti a tutti: in Toscana sommando tutti i consumi di acqua per uso civile, agricolo, zootecnico e industriale, è come se vivessero 12 milioni di abitanti anziché 3.5 milioni, ne consumiamo complessivamente 257 litri al giorno a testa, la nostra rete di distribuzione ha troppi buchi, perde mediamente il 27 per cento di acqua (contro una media nazionale del 42), con un aumento significativo delle perdite dal 1997 ad oggi dello 0,61% l’anno. Occorrono – conclude il Presidente della Commissione - investimenti per la rete di distribuzione e i sei Ato della Toscana hanno previsto nei prossimi 15 anni investimenti per 3 miliardi di euro. Occorre investire anche nelle campagne di informazione e educazione sull´uso corretto dell´acqua, incentivi e sgravi fiscali per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, per cisterne di recupero dell’acqua piovana che devono essere obbligatorie nelle nuove costruzioni, per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico come suggerisce anche Coldiretti, perché solo per innaffiare i campi in Toscana si sparge il 60% d´acqua in più di quella effettivamente richiesta. E non possono più essere rinviati interventi strutturali per realizzare piccoli invasi che ci consentano di immagazzinare acqua durante l’anno».

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