[23/05/2007] Rifiuti

Politica e antipolitica

Dal Tirreno del 23 maggio 2007 – cronaca regionale

FIRENZE. C’è un’alternativa agli inceneritori? Sì, c’è, ha risposto Beppe Grillo. Che ha portato come esempio positivo l’esperienza del comune di Capannori, in provincia di Lucca. Il sindaco diessino Giorgio Del Ghingaro è stato l’unico ospite dello spettacolo di Grillo.

No agli inceneritori. Dopo la proiezione di un video realizzato dai Meetup-amici di Grillo di Firenze sul tema dei rifiuti, che documenta la nocività per la salute degli inceneritori voluti dalla Regione e dalla Provincia, è stato chiamato sul palco il sindaco Del Ghingaro che ha raccontato l’esperienza dela raccolta dei rifiuti porta a porta, introdotta da due anni, all’inizio della legislatura.

82% di raccolta differenziata. Risultati? Se a livello comunale la raccolta differenziata ha raggiunto il 53%, in alcune frazioni dove si pratica il “porta a porta” la percentuale è addirittura salita all’82%. Un record a livello toscano.

Bolletta meno cara. Il porta a porta sta dando risultati positivi, ha spiegato il sindaco Del Ghingaro, anche a livello economico. Perché sta diminuendo progressivamente la quantità dei rifiuti conferiti in discarica e quindi si stanno riducendo i costi di smaltimento. Per i cittadini questo si traduce in uno sconto anche del 30% in bolletta per la Tia, la tassa di igiene ambientale.

E inoltre «le risorse così risparmiate - ha concluso il sindaco della cittadina lucchese - vengono reinvestite dall’azienda Ascit s.p.a. per l’acquisto di mezzi di trasporto ecologico e per l’assunzione di nuovo personale. Un vero e proprio circolo virtuoso, insomma».

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Da greenreport del 1 marzo 2007 (stralcio dell’intervista al sindaco Giorgio Del Ghingaro, notare ultima domanda)

CAPANNORISindaco Del Ghingaro, abbiamo letto che l´obiettivo "rifiuti zero" al quale voi mirate è possibile conseguirlo verso il 2020-2025, nel frattempo come pensate di far fronte al problema dei rifiuti?
«Intanto spingendo ancora di più il porta a porta. Dai 15mila cittadini coinvolti attualmente passeremo entro il 2007 ai 25mila. Poi naturalmente facendo un grosso lavorativo formativo per la riduzione dei consumi, che significa anche consumare bene. Infine puntiamo alla valorizzazione della frazione organica: abbiamo distribuito gratuitamente migliaia di composter per il terriccio e continueremo a farlo. Contemporaneamente abbiamo dato la nostra disponibilità alla costruzione di un impianti di compostaggio sul nostro territorio per produrre compost di qualità. Un impianto modernissimo in grado di raccogliere 25mila o 50mila tonnellate di organico, la quantità la stiamo decidendo insieme alla Provincia».

Ridurre i rifiuti o rifiuti zero?
«Non è che rifiuti zero significa zero assoluto, si tratta di un obiettivo simbolico».

A proposito di rifiuti zero. Con questa frase si indica solitamente i rifiuti urbani. Lei sa che i rifiuti speciali prodotti nella Provincia di Lucca sono 4-5 volte quelli urbani? E dove vanno?
«Io mi occupo del mio comune e le assicuro che è già abbastanza complicato, per cui non sono quanti sono gli speciali della Provincia. Posso però dire che anche i nostri rifiuti speciali sono in calo e useremo gli stessi percorsi avviati per gli urbani per ridurli ulteriormente».

Lei è contrario a recuperare energia dai rifiuti, anche da quelli dai quali non si può recuperare materia?
«Stante la situazione attuale è importante diminuire il più possibile le tariffe e offrire un servizio più efficiente ai cittadini. Se quindi da un ciclo che comunque non ritengo corretto come quello del recupero di energia dai rifiuti, si riesce ad abbassare le tariffe, per il momento ben venga anche il recupero di energia. La cosa che mi stupisce è che si dice che gli impianti ci vogliono a prescindere. Ma perché nessuno fa uno sforzo vero per cambiare approccio? Se noi facessimo la raccolta differenziata spinta sulla carta in qualche modo contrasteremmo coloro che auspicano l’incenerimento. Se tutti ci muovessimo insieme toglieremmo risorse all’incenerimento. Ma nessuno si muove, mentre invece dovremmo fare uno scatto in avanti forte».

A noi risulta che i vostri rifiuti indifferenziati vengano avviati all´impianto di selezione di Pioppogatto nel comune di Massarosa. Sa dove viene avviata la frazione secca derivata dalla selezione di quest’impianto?
«La mandiamo all’inceneritore di Falascaia, nel comune di Pietrasanta».


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Dal tirreno cronaca di Pistoia, del 23 maggio 2007

MONTALE. Venerdì prossimo Fabio Roggiolani, presidente della quarta commissione del consiglio regionale, visiterà l’inceneritore di Montale. Tutto ciò è emerso dalla serata organizzata, mercoledì scorso a Quarrata, dal comitato che si batte contro l’impianto di via Tobagi.

(...) In seguito spazio ad Eugenio Baronti, assessore di Rifondazione comunista del Comune di Capannori e alla dottoressa Vellutini dell’azienda Ascit, che si occupa della gestione dei rifiuti. Baronti ha rilevato che «raccolta differenziata e inceneritori sono incompatibili e chi dice di volere l’inceneritore, ma di spingere anche verso una maggiore differenziazione, o non è competente o, peggio, sta mentendo. A Capannori da oltre due anni abbiamo adottato il metodo del “porta a porta” per la raccolta dei rifiuti urbani arrivando a percentuali di raccolta differenziata superiori all’80% su oltre 14mila abitanti. Un sistema che ha permesso di riciclare migliaia di tonnellate di materiali destinati, in precedenza, a discariche o inceneritori».

(nella foto l´inceneritore di Falascaia, che si trova a Pietrasanta)

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