[23/05/2007] Energia

Firenze, i dubbi sulle biomasse della III commissione provinciale

FIRENZE. Approvata la mozione della III Commissione consiliare provinciale, sul riutilizzo delle biomasse e la qualità dei fumi derivanti dalla combustione. Venti voti a favore e due astensioni (Sottani e Campi dei Ds) l’esito della votazione. «Le biomasse – ha spiegato il presidente di Commissione Romei – sono costituite da materiale di sfalcio, potature, il verde urbano ed altro che può essere utilizzato per questo tipo di impianto come i pallet, le cassette da frutta, tutto quel materiale utilizzato nei mercati ortofrutticoli, ed il materiale in legno dove si deposita materiale industriale. Il senso della mozione - continua Romei - è quello di individuare la provenienza di questo tipo di materiale, classificarlo per poi capire cosa abbiamo utilizzato all’interno dell’attività delle biomasse».

Concorda Sandro Targetti (Prc) con alcuni dubbi: «Poniamo, però, alcune condizioni. Non siamo convinti sull’impianto che si sta cercando di fare a Castiglionfiorentino: una centrale che dovrebbe bruciare 260 mila tonnellate all’anno di biomasse all’interno delle quali ci sono molti assimilati come il legno verniciato che produce delle emissioni pericolose. Abbiamo dubbi sulla centrale a Calenzano, vicino agli impianti sportivi. Prc si è accorta che questo piccolo impianto non doveva servire solo gli impianti sportivi ma anche altre zone più a nord. Questa mozione mette alcuni vincoli in rapporto al territorio».

Chiede attenzione sul materiale che andrà all’impianto di Calenzano anche Nascosti (An): «La prima mozione da noi presentata partiva proprio dall’impianto di Calenzano dove non verranno bruciati solo gli sfalci del comune ma sarà un punto di riferimento per Quadrifoglio anche per le cassette di legno che vengono raccolti da Mercafir. Quindi, non legno vergine ma trattato con materiale chimico. Senza uno specifico controllo il materiale chimico che sta dentro il legno quando viene bruciato va in atmosfera. La mozione chiede, quindi, un controllo attento su quanto viene mandato a bruciare».

Gori (Ds) sempre su Calenzano specifica: «Nell’impianto di Calenzano le cassette dei mercati sono un elemento del tutto non secondario. Si parla di sfalci e non parliamo dell’erba di casa. Gli sfalci sono una massa enorme che proviene da quell’area: da tutte le potature degli ulivi, dalla potatura delle viti, dall’accumulo e dallo smaltimento del sottobosco». Sottani e Campi argomentano i motivi della loro astensione «L’utilizzo delle biomasse per produrre energia è un tema assai controverso e che deve essere approfondito- afferma Sottani- Finché per produrre bioetanolo si utilizzeranno i semi del mais o i semi di soia, non solo si fa un’operazione assai discutibile dal punto di vista ambientale ma si tolgono dalla bocca di tanti poveri messicani e brasiliani cose da mangiare e fino a quando non sarà possibile produrre bioenatolo non dai semi ma dal corpo del mais o della canna da zucchero l’atteggiamento giusto da parte delle forze politiche che noi rappresentiamo, deve essere quello di una sana diffidenza».

Prudenza anche per Campi (Ds) : «Sia il problema delle biomasse che il problema delle energie alternative al petrolio è un problema che si sta ponendo a livello mondiale. C’è molta preoccupazione, in maniera particolare si è creata una preoccupazione nel momento in cui Bush ha stilato un accordo con il Messico su questa questione. Per cui mi astengo».

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