[29/05/2007] Parchi

Innocui i due squali elefante pescati a Porto Azzurro

FIRENZE. L´Arpat toscana interviene a fare chiarezza sulla notizia dei giorni scorsi relativa alla cattura accidentale di due grossi squali in località Capo Calvo a Porto Azzurro. In molti hanno pensato a uno scherzo soprattutto quando qualcuno ha parlato di squali bianchi, ma l’Agenzia per la protezione ambientale della Toscana ha confermato il ritrovamento specificando però che si trattava di due esemplari di Cetorhinus maximus (Squalo elefante o Cetorino), uno squalo di grosse dimensioni ma totalmente innocuo, dotato di piccolissimi denti, che si nutre per filtrazione di plancton.

Il sopralluogo effettuato ieri da operatori dell’Arpat ha evidenziato che le due carcasse appartenevano a un maschio e una femmina, della lunghezza rispettivamente di 5,70 m e 5,10 m, si trovano su un fondale di 50 m ed erano completamente avvolti in una rete da posta.

L’intervento di Arpat rientra all’interno del progetto di monitoraggio dei grandi pesci cartilaginei nel Mediterraneo (denominato Medlem, Mediterranean Large Elasmobranchs Monitoring), coordinato da Fabrizio Serena, iniziato a livello nazionale nel 1985 e adesso allargato a tutto il bacino mediterraneo.

In particolare, l’evento segnalato dal pescatore e dall’Ufficio Locale Marittimo di Porto Azzurro della Capitaneria di Porto e il materiale fotografico fornito dai subacquei locali, acquista una valenza fondamentale in quanto lo squalo elefante, insieme allo squalo bianco e alla mobula, rappresenta una delle poche specie di pesci cartilaginei protetti ai sensi della normativa Cites.



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