[30/05/2007] Comunicati

Dall´Ue 14 milioni di euro per lo sviluppo sostenibile in Mongolia

BRUXELLES. La commissaria alle relazioni estere dell’Ue, Benita Ferrero-Waldner (Nella foto), ha annunciato durante la riunione dei ministri degli esteri dell’Asem in corso ad Hamburgo, la sottoscrizione di un protocollo di intesa con il governo della Mongolia, per il periodo 2007-2010, che prevede la concessione di 14 milioni di euro al paese asiatico, destinati soprattutto allo sviluppo rurale.

«Mi rallegro dei numerosi progressi fatti dalla Mongolia - ha detto la Ferrero-Waldner - una crescita economica del 7,5% nel 2006, delle prospettive promettenti nel settore minerario, una società civile fiorente e dei dibattiti interni animati sono dei segni di progresso considerevoli della costruzione di una vera democrazia. Sussistono naturalmente dei problemi importanti, quali la povertà persistente, la necessità d i una governance migliore ed efficace e la prosecuzione dell’esodo rurale. Continueremo dunque ad aiutare la Mongolia, in particolare in base al nostro nuovo programma indicativo e alla nostra nuova strategia Paesi, che prevede di aumentare l’aiuto a questo Paese del 17%. In quanto nuovo partner dell´Asem, la Mongolia è ugualmente invitata ad apportare il suo contributo all’approfondimento delle relazioni e del dialogo politico con l’Ue».

All’interesse per la Mongolia non sembra essere estranea la sua vicinanza con il gigante Cina, con cui questo Paese non ha storicamente rapporti facili, un interesse esibito nel 2006 con la visita della troika dell’Unione Europea (Presidenza, Commissione e Segretariato del Consiglio) e l’apertura di un ufficio tecnico europeo nella capitale Ulan-Bator. La Mongolia considera ormai l’Ue come il suo ‘terzo vicino’, come un occasione per sfuggire al soffocante abbraccio di Russia e Cina che la circondano interamente con le loro frontiere.

In accordo con la Banca mondiale e il governo mongolo, la maggior parte dei fondi serviranno a finanziare modi di sussistenza sostenibili nella campagne della Mongolia, per esempio attraverso il micro-credito, con piccoli aiuti alle comunità locali e per la gestione dei rischi legati agli stili di vita pastorali che interessano ancora gran parte del territorio, dove almeno un terzo della popolazione vive ancora con meno di un dollaro al giorno e sta subendo le conseguenze dei cambiamenti climatici, con inverni più rigidi ed una sempre più estesa desertificazione che minaccia i contadini e i pastori nomadi.

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