[30/05/2007] Parchi
ROMA. E´ la Toscana la regione più boscosa d´Italia, un vero e proprio polmone verde strategico per contenere le emissioni di Co2. E´ quanto emerge dal seminario organizzato a Roma dal Corpo forestale dello Stato che nell´ambito della discussione per una revisione degli invetari forestali.
Le regioni che contribuiscono maggiormente alla formazione di questo tesoro sono la Toscana (massa arborea 108.734.000 t.; carbonio 54.367.000 t), il Piemonte (massa arborea 94.386.000 t.; carbonio 47.193.000 t.) e la Lombardia (massa arborea 66.790.000; 47.193.000 carbonio 47.193.000 t.). In Alto Adige i valori piu´ alti di carbonio per ettaro (69). Seguono il Trentino (68) e la Valle d´Aosta (65). Le Regioni meno ricche di boschi risultano essere la Puglia (7.5%) e la Sicilia (10.0%).
Complessivamente il 63.5% della superficie forestale (Bosco e Altre terre boscate) risulta di proprietà privata, il 32.4% è di proprietà pubblica, mentre quasi il 4% della superficie non e´ stata classificata per tale carattere. A livello di singoli distretti, le percentuali più elevate di superficie forestale di proprietà privata si riscontrano in Liguria (82.3%), in Emilia Romagna (82.0%)e in Toscana (80.0%). Il vincolo idrogeologico interessa gran parte della superficie forestale totale del Paese (l´80,9%), e riguarda soprattutto la macrocategoria del Bosco, dove è presente sull´87.1% della superficie, mentre per le Altre terre boscate interessa soltanto il 49.2% della superficie.
Interessante anche la parte relativa all´origine dei boschi italiani, che derivano per la maggior parte da processi seminaturali (69.2%), ossia in seguito ad attività selvicolturali. I boschi di origine naturale, che includono anche i soprassuoli originatisi con il concorrere di attività antropiche indirette, sono meno di un sesto della superficie complessiva del Bosco (15.4%). I boschi di origine artificiale costituiscono la frazione meno rappresentata (6.3%), mentre per il 9.1% della macrocategoria bosco non si dispone di informazioni circa l´origine.
La maggiore percentuale di boschi con origine naturale si evidenzia in Sicilia (36.6%), in Abruzzo (32.3%), in Valle d´Aosta (32.0%) e in Puglia (31.9%).
Infine la salute dei boschi italiani. La maggior parte non presenta danni o patologie evidenti: quelli interessati assommano complessivamente a 1.977.221 ettari (22.6%). L´aliquota di boschi per i quali non si hanno invece informazioni sullo stato di salute è inferiore al 10%. Tra le patologie e i danni più comuni si annoverano gli attacchi di parassiti, che interessano il 9% dei boschi, seguiti dai danni provocati da eventi meteorici o climatici intensi (5.6%) e da pascolo o selvaggina (3.2%).