[31/05/2007] Comunicati

Oppenheimer: l’informazione essenziale per la lotta al cambiamento climatico

LIVORNO. Secondo Michaël Oppenheimer, uno dei principali autori del terzo e quarto rapporto sull’evoluzione climatica dell’Ipcc, «I principali problemi nella lotta contro i cambiamenti climatici non sono né economici né tecnici, ma politici. Abbiamo un problema enorme, ma abbiamo il modo di affrontarlo, malgrado tutte le difficoltà».

Durante una conferenza stampa convocata per annunciare che dal 5 al 7 settembre si terrà nella sede della Nazioni Unite di New York una conferenza del dipartimento dell’informazioni dell’Onu e delle organizzazioni non governative, Oppenheimer ha detto che «le Nazioni Unite e le Ong hanno giocato un ruolo molto importante nel trasformare l’immagine oscura e difficile da comprendere dei cambiamenti climatici in una questione mondiale convincente».

Secondo l’esperto dell’Ipcc c´è stata anche una presa di coscienza negli Usa (forse da parte della popolazione, non certo da parte del governo Bush, ndr) dovuta alla violenza traumatizzante dell’uragano Katrina a New Orléans: «questo episodio dimostra l’inattitudine dei governi in casi di catastrofi naturali, in particolare per la prevenzione e per le risposte date».

Altri elementi del cambiamento di opinione in corso negli Usa sarebbero la crisi energetica, il successo del film An Inconvenient Truth di Al Gore e certe decisioni ambientaliste prese dal governatore della California, Arnold Schwarzenegger.

«Gli Stati Uniti – ha detto Oppenheimer – possono inviare un segnale forte al resto del Mondo se parteciperanno ai negoziati sul dopo 2012», e si è congratulato con Germania, Danimarca, Gran Bretagna e Olanda (e forse Giappone) perché probabilmente saranno gli unici Paesi a rispettare davvero gli obiettivi di Kyoto, mentre «più scoraggiante è il Canada, che si è impegnato ma si comporta piuttosto come gli Stati Uniti, con un forte aumento delle sue emissioni».

Secondo Oppenheimer la Cina sta prendendo a poco a poco coscienza delle sfide ambientali alle quali è davanti: inondazioni, dipendenza dai combustibili fossili, inquinamento atmosferico, «vedo dei passi avanti – ha detto – mi attendo dei progressi da parte della Cina, soprattutto in ragione della grande comunità di Ong che si sta sviluppando».

Rispondendo a una domanda sul disinteresse/interesse dei media rispetto ai cambiamenti climatici, Michaël Oppenheimer ha sottolineato che quando un problema raggiunge un certo livello di gravità appare in prima pagina «ma solo se la gente non si stanca, questo resta un vero problema».

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