[05/06/2007] Elettrosmog

Radio Vaticana, quando il reato - anche se c´è - non esiste

ROMA. La Corte d’Appello ha dichiarato che Radio Vaticana è innocente. Il reato di getto pericoloso cioé non è imputabile alla radio, che sette anni fa era stata denunciata da alcuni cittadini di Cesano per inquinamento elettromagnetico e per i danni provocati a impianti elettrici, elettrodomestici, citofoni, e altre apparecchiature.

Ieri la Corte d’Appello ha quindi assolto Padre Pasquale Borgomeo, direttore generale della radio e il cardinale Roberto Tucci, ex presidente del comitato di gestione, del reato di getto pericolose di cose, perché il fatto contestato non è previsto dalla legge.
Ciò è l’ennesima dimostrazione della mancanza e della necessaria introduzione di un apposito capitolo nel codice penale dedicato specificatamente ai reati ambientali. Non esistendo una fattispecie di reato ad hoc per il reato ambientale non è infatti possibile arrestare i responsabili di danni all’ambiente. Come ci ricorda il magistrato Maurizio Santoloci nell’intervista rilasciata a greenreport «gli organi giudiziali fino ad oggi sono stati costretti ad applicare norme satellite o meglio fattispecie generali di reato non riguardanti direttamente questioni ambientali, attraverso operazioni interpretative effettuate da pubblici ministeri, magistrati e organi di polizia».

Con l’introduzione di reati specifici gli operatori giuridici avranno a disposizioni strumenti ad hoc da adottare per gli eco-crimini. Ma fino ad allora la situazione rimane invariata: strumenti di ordine generale da reperire nel codice penale e sanzioni per lo più amministrative nelle normative specifiche.

E il tutto va di pari passo con la revisione dell’intera normativa ambientale. Il pensare ai soli reati ambientali non può escludere una revisione del diritto ambientale. Se non si definisce con esattezza cosa, per esempio si intende per elettrosmog non è possibile neanche arrivare a definire e a punire chi mette in atto tale condotta. Per utilizzare le parole del magistrato la sinergia fra i due elementi è «doverosa e necessaria».

Ma la vicenda giudiziaria che coinvolge Radio vaticana non si ferma a questa sentenza della Corte d’Appello: alle prime denunce relative all’elettrosmog, si sono aggiunti col tempo anche gli esposti da parte di chi accusava malattie provocate dal superamento dei limiti di emissione delle onde elettromagnetiche, questione che invece è ancora pendente presso la Procura di Roma. Proprio in questi giorni è in corso una perizia epidemiologica per verificare se sussista un nesso di causalità tra le morti di leucemia e le onde elettromagnetiche. In questo caso si ipotizza il reato di omicidio colposo.

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