[06/06/2007] Comunicati

Ancora sui costi della politica e sui costi del non fare

ROMA. Si è svolta ieri la giornata mondiale per l´ambiente (tema ripreso oggi in occasione del G8), giornata che ci offre l´opportunità per alcune riflessioni sui reali "costi della politica", che i media erroneamente hanno individuato nella remunerazioni degli eletti, il che fa presa ma sa di demagogia e populismo. Più che sulle indennità vorremmo concentrare l´attenzione sui risultati dei nostri governanti, perchè se costoro raggiungessero gli obiettivi prefissati, gli stipendi sarebbero ampiamente meritati.

Il Governo aveva assunto importanti impegni per la salvaguardia ambientale, con particolare riferimento al rispetto degli obblighi di Kyoto. Si doveva ridurre l´impiego di combustibili fossili, riequilibrare le modalità di trasporto, incentivare l´innovazione tecnologica, fissare standard per l´efficienza energetica degli edifici e promuovere il ricorso alle fonti rinnovabili.

Ad un anno di distanza dalle elezioni, le promesse sono sostanzialmente rimaste tali. Vero è che il Governo si è dato un periodo di legislatura (5 anni) per raggiungere gli obiettivi, rimane, però il fatto che dagli impegni -anche finanziari- al raggiungimento degli obiettivi, molta strada deve essere percorsa e, con i tempi biblici della nostra amministrazione, abbiamo seri dubbi che si raggiungeranno.

* Primo Mastrantoni è segretario nazionale Aduc

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