[07/06/2007] Energia

Arezzo punta sull´idrogeno

AREZZO. La città punta sull’idrogeno. Un nuovo protocollo tra enti locali, aziende di servizi, ed imprese è stato firmato questa mattina in palazzo comunale, dagli assessori di comune e provincia, Ilario Nocentini ed Andrea Cutini, dal presidente di Coingas, Alberto Ciolfi, dal presidente della Fabbrica del Sole, Emiliano Cecchini, da Romano Bernardini di Sapio e Angelo D’Anzi di Arcotronics. Il protocollo va ad integrare quello firmato nei mesi scorsi e delinea il piano di sviluppo dell’iniziativa. Ma facciamo un passo indietro.

Il progetto era nato su iniziativa della Fabbrica del Sole assieme a Sapio, Arcotronics – Fuel Cells ed Enea, ed è stato recepito e integrato da Coingas, Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Comune di Arezzo, Associazione industriali, Cna e Confartigianato. La prima fase di attuazione del progetto ha consentito la realizzazione di un idrogenodotto sotterraneo nell’area industriale di San Zeno e la generazione distribuita di energia a partire dall´idrogeno erogato alle aziende, in particolare alle imprese orafe che utilizzano ormai da decenni idrogeno in grande quantità. Quella realizzata è la prima urbanizzazione a idrogeno d´Europa ed è comprensiva di un centro di stoccaggio, di cogeneratori a idrogeno installati presso le aziende, servizi ed altre strutture di supporto tra le quali anche il laboratorio dimostrativo HydroLAb.

«Di idrogeno si parla spesso e da molte parti – afferma l’assessore provinciale all’ambiente, Andrea Cutini- Ma qui abbiamo realizzato esperienze concrete ed ottenuto risultati importanti. Adesso abbiamo in corso anche contatti con le Province di Grosseto e Siena». Con il protocollo firmato oggi si allargano le prospettive e si delinea un nuovo piano di sviluppo che mira ad integrare queste soluzioni innovative con la valorizzazione del patrimonio ambientale toscano, a produrre idrogeno “verde” e ad estenderne l’uso dell’idrogeno al settore dei trasporti puliti. Rispetto a quest’ultimo aspetto il progetto ha anche un risvolto sociale dato che viene posta una particolare attenzione al turismo “debole” cioè a tutti i soggetti diversamente abili e a quel turismo della terza età, sempre più importante nella nostra società, che potrebbe avere bisogno di aiuto motorio sicuro, silenzioso e innovativo. «Arezzo si pone come laboratorio di queste esperienze – dichiara l’assessore all’innovazione tecnologica del Comune di Arezzo, Ilario Nocentini- In modo particolare puntiamo sull’idrogeno “verde”, prodotto cioè da fonti rinnovabili».

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