[08/06/2007] Aria

G8, e anche il Wwf sottolinea i passi avanti sul clima

LIVORNO. «Il fatto che nella dichiarazione si ribadisca che UE, Giappone e Canada abbiano deciso di tagliare la CO2 del 50% entro il 2050 significa essere più vicini alla fase delle azioni concrete per combattere i cambiamenti climatici». Con queste parole Hans Verolme, direttore della Campagna clima del WWF internazionale, cerca di leggere in positivo il vertice del G8 appena concluso. «Siamo felici che le nazioni più potenti del mondo siano pronte ad iniziare i negoziati sul clima che avranno luogo a Bali il prossimo dicembre - continua - e che vogliano concludere un accordo ‘salva-clima’ nel 2009. A Bali verificheremo se l’accordo di oggi produrrà i suoi frutti».

Ma ci sono le ombre: i capi di stato, in particolare, hanno fallito nel fissare numeri e scadenze. L’accordo di oggi dimostra quanto ormai conti la pressione dell’opinione pubblica per fermare il riscaldamento globale, inducendo un avvicinamento della posizione di Canada e Giappone a quella dell’Unione Europea.

Secondo il Wwf i reali tagli delle emissioni devono essere ancora negoziati e i paesi devono riconoscere la necessità di adoperarsi per stare al di sotto dell’aumento medio della temperatura globale di 2°C (rispetto all’era preindustriale), onde evitare gli effetti più pericolosi dei cambiamenti climatici. Il mercato globale del carbonio certamente trarrà vantaggio dal chiaro sostegno del G8 al 2009 come anno limite nel quale concludere i negoziati per il post-2012

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