[12/06/2007] Consumo

Agricoltori e ambientalisti contro la nuova soglia Ogm sul biologico

LIVORNO. Aiab, Amab, Cia, Coldiretti Legambiente si dicono fortemente preoccupate per il nuovo regolamento europeo sul biologico, approvato oggi dal Consiglio agricoltura della Ue, che innalza soglia di contaminazione da ogm allo 0,9%.

«La Commissione europea e il Consiglio dei ministri agricoli – scrivono le quattro associazioni in un comunicato congiunto - con il voto di oggi, danno un altro serio colpo al rapporto di fiducia fra i cittadini europei e le istituzioni comunitarie. Tutti i sondaggi di opinione hanno fin qui dimostrato che i cittadini europei vogliono un biologico completamente libero da ogni contaminazione e anche il parlamento europeo si era già pronunciato in questo senso in maniera chiara. Il nuovo regolamento comunitario sull´agricoltura biologica ignora dunque la volontà dei cittadini europei e non va nella direzione auspicata. Una soglia di contaminazione accidentale da Ogm fino allo 0,9% testimonia la volontà di banalizzare una produzione di qualità su cui l´agroalimentare italiano ha fatto un grande investimento».

Per Aiab, Amab, Cia, Coldiretti e Legambiente «Urge una legge nazionale che preservi il bio italiano da ogni contaminazione da Ogm. Il biologico è e deve rimanere libero da ogni contaminazione da OGM. Il biologico legato al territorio, il biologico di qualità deve essere il nostro modello e sicuramente una buona legge italiana, in quanto primi produttori Europei, sarà un ottimo servizio che daremo a tutti i cittadini europei».

Più moderata e comprensiva appare la posizione di Paolo Carnemolla, presidente di Federbio: «Il voto di oggi in Consiglio agricolo ha confermato che con il nuovo Regolamento europeo l’agricoltura biologica sarà anche per il futuro l’unica produzione agricola e alimentare certificata Ogm free. Il fatto che la Commissione e i Governi non abbiano tenuto conto del parere del Parlamento europeo sul limite delle contaminazioni accidentali da Ogm è grave sul piano istituzionale, ma non deve distogliere l’attenzione dagli aspetti positivi del nuovo quadro normativo di settore” prosegue Carnemolla. Esprimiamo apprezzamento per lo sforzo diplomatico e la posizione espressa dal ministro De Castro e confermiamo la piena disponibilità degli organismi di certificazione aderenti alla Federazione a valutare assieme a tutte le componenti della filiera e al Mipaaf quali comportamenti assumere per garantire che le contaminazioni accidentali rientrino comunque di norma entro i limiti tecnici di rilevabilità, quindi al di sotto della soglia prevista dal nuovo regolamento».

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