[15/06/2007] Comunicati

Desertificazione: «Il più grande problema ecologico del mondo»

LIVORNO. Il 17 giugno é la giornata mondiale della desertificazione che quest’anno ha come tema “Desertificazione e cambiamenti climatici – una sfida globale”, a sottolineare come questi due problemi planetari siano fortemente collegati e rappresentino la principale minaccia ambientale alla quale la popolazione mondiale deve far fronte.

Due fenomeni che contribuiscono allo sviluppo reciproco l’uno dell’altro. I cambiamenti climatici costituiscono il maggior fattore del processo di desertificazione, favorendo la siccità che aggrava i problemi legati alla desertificazione; la desertificazione contribuisce ai cambiamenti climatici attraverso il degrado dei terreni e la perdita di copertura vegetale, con una diminuzione dell’assorbimento naturale di CO2 e con il conseguente innalzamento del livello di emissioni di gas serra.

Per il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon «La desertificazione non è solamente il più grande problema ecologico che conosce il mondo, è anche un grande ostacolo alla soddisfazione dei bisogni fondamentali dell’uomo nelle zone aride. Compromette la salute e il benessere di 1,2 miliardi di persone in più di un centinaio di Paesi».

I due terzi dei poveri del mondo vivono in zone aride e la metà in zone dove il degrado ambientale è una minaccia per la produzione agricola di sussistenza.

Secondo la Convenzione Onu per la lotta alla desertificazione, nonostante gli impegni presi con programmi locali, regionali, nazionali e gli accordi internazionali, l’ambiente «continua a deteriorarsi ad un ritmo spaventoso, e questo ha incidenze sociali ed economiche gravi. E’ sempre più urgente che la Convenzione, che tiene conto sia dell’ambiente che dello sviluppo, sia effettivamente applicata».

«Si pensa che il riscaldamento planetario renderà ancora più frequenti i fenomeni meteorologici estremi come la siccità e le piogge torrenziali - dice Ban Ki-moon – questo avrà un effetto disastroso sui suoli già indeboliti. Il problema della desertificazione allora peggiorerà: la povertà guadagnerà terreno, le migrazioni forzate si faranno più frequenti ed il rischio di conflitti crescerà nelle zone colpite. Ma se noi dispieghiamo degli sforzi concertati per lottare contro la desertificazione, rimettendo in sesto le terre degradate, frenando la sparizione dei suoli e restaurando la copertura vegetale, contribuiremo allo stesso tempo a ridurre gli effetti delle emissioni di gas serra, ad accrescere la resistenza dei paesi colpiti ed a rinforzare gli strumenti di di cui dispongono per adattarsi ai cambiamenti climatici».

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