[15/06/2007] Comunicati
LIVORNO. Il sistema economico integrato, il potenziamento dei porti, delle linee di comunicazione dei trasporti, il turismo e le infrastrutture relative sono stati gli argomenti trattati nella seconda sessione della conferenza “La toscana del mare” in corso oggi presso l’accademia navale di Livorno. E sono anche gli obiettivi a cui punta la Regione toscana per la ripresa economica della costa. «Non si può pensare ad una economia della costa che non sia integrata» le parole di Ambrogio Brenna assessore delle attività produttive della regione toscana. Riconvertire l’economia verso un concetto di filiera produttiva, a parere dei relatori, consente di superare la dicotomia fra l’economia dell’interno della regione e della costa.
Dunque è necessario un approccio integrato fondato su una concezione organica dei problemi e delle soluzioni, una visione di sistema della conoscenza e la valorizzazione delle professioni locali, la cooperazione di tutti i livelli istituzionali territoriali e dei diversi portatori di interesse.
L’ipotesi è che dietro alle attività del turismo, dei trasporti e della cantieristica vi sia una filiera che coinvolge non solo imprese localizzate sulla costa ma anche in ambiti territoriali ben più vasti e più lontani dal mare.
In tale prospettiva la diversificazione dell’offerta turistica non può prescindere da azioni finalizzate all’incentivazione del turismo nautico che comporta un’altra serie di attività connesse. Pensiamo, per esempio alle imbarcazioni da diporto. Secondo le recenti previsioni il 50% dei megayacht (imbarcazioni superiori ai 24 metri) attualmente in circolazione transiterà per l’alto mediterraneo generando un valore economico fino ai 10.000 euro per ogni giorno di ormeggio. Un valore economico calcolato sulla base dell’ampia catena di servizi connessa. Dobbiamo anche pensare che una imbarcazione di questo tipo genera un elevato fatturato durante il ciclo della sua vita, come assistenza, manutenzione, rimessaggio reffitting, indotto turistico, e così via.
Il rapporto Censis sull’economia del mare 2006 indica, infatti, la nautica da diporto come il sistema produttivo che ha la più alta attività di attivazione di ricchezza e di occupazione a valle e a monte per diversi elementi porto-territorio presenti sulla costa toscana. Potenzialità su cui l’enfasi in sede della conferenza sono state poste. Un’enfasi che contribuisce a inquadrare le prospettive dell’economia del mare in un ragionamento che fa della competitività l’elemento trainante del suo sviluppo.
Ed è alla competitività dei prodotti toscani, dei suoi servizi e della sua qualità ambientale (si dice) che si punta per un rilancio dell’economia della costa in tutti i sui settori dal diporto, al turismo, alla pesca, ai traffici di import ed export dei porti toscani.
Il ministro Alessandro Bianchi nel corso del suo intervento, affrontando il tema relativo all´autostrada Tirrenica, ha invece parlato di «resistenze non ancora superate» e detto che anche per quest’opera sarebbe necessario attivare «un metodo simile a quello usato per la Tav con il coinvolgimento di almeno un paio di ministeri e di commissioni parlamentari».
Dal canto suo il presidente della Regione Claudio Martini ha colto l´occasione per ribadire la volontà della Regione di andare avanti sul progetto autostradale: «Il tavolo principale è sempre stato e resta quello con il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro; altri elementi di intervento sono collaterali e quindi non devono far dimenticare che c´ è una responsabilità primaria». Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, riferendosi ai rapporti con il ministero dell´Ambiente. «Il 4 luglio - ha aggiunto Martini - Di Pietro verrà a Firenze a firmare la convenzione con Sat e Anas per la realizzazione dell´ autostrada tirrenica con le penetrazioni ai porti di Livorno e Piombino a costo zero per lo Stato. Dopo questa intesa il progetto andrà al Cipe e faremo di tutto perché venga rapidamente approvato».
Il presidente Martini ha poi affrontato le questioni più strettamente legate alla conferenza. «Per la piattaforma logistica costiera ci sono, già stanziati, 527 milioni di euro da spendere tra il 2007 ed il 2013 - ha ricordato Martini - I porti però devono imparare a fare squadra, ad essere parte di un unico mosaico».
Durante la conferenza è stata lanciata da parte della regione anche l’idea di una consulta del mare, proposta a Comuni, Province e a tutti gli altri soggetti istituzionali della costa per definire assieme la politica marittima toscana e verificare nel tempo la realizzazione degli interventi. Ma anche una rete dei servizi tecnici responsabili degli affari marittimi da costituire in seno alle Regioni del Mediterraneo, capace di proporre ed operare e, sempre sul Mediterraneo ma stavolta da proporre alla Commissione europea, un osservatorio europeo per la difesa delle coste.
Si punta dunque alla crescita e allo sviluppo del sistema in tutte le sue forme e a tutti i livelli. Contemporaneamente, però, come abbiamo già avuto modo di rilevare in un altro articolo, si rileva ad esempio il problema dell’erosione delle coste. E giustamente si propone anche un osservatorio europeo per cercare di monitorare il fenomeno. Ma questo significa che si considera la sostenibilità ambientale non come un criterio direttore, ma come qualcosa con cui confrontarsi se va bene ex post.