[19/06/2007] Energia

Il parco eolico di Scansano convince (quasi) anche Italia Nostra

All’inaugurazione di ieri del tanto discusso parco eolico di Scansano non c’erano solo le autorità, i progettisti, i titolari della concessione e i cittadini favorevoli e quelli incuriositi. C’erano anche coloro che per mesi si sono battuti contro il progetto, come Margherita Signorini, consigliera nazionale di Italia Nostra e responsabile energia per la Toscana, un movimento ambientalista che fino a qualche settimane fa chiedeva addirittura una moratoria (insieme alla Lipu) per gli impianti eolici toscani e che ha partecipato anche al ricorso di Biondi Santi contro il progetto.

Signorini, come è andata questa inaugurazione?
Sono stata all’inaugurazione. Italia nostra è stata molto critica, ha partecipato al ricorso di biondi santi.
«Dal punto di vista paesaggistico il parco eolico è piuttosto impattante nei confronti del castello medievale di Monterò e questo problema poteva essere risolto diversamente, semplicemente spostando le 5 torri sul versante interno, sopra il crinale o al di là. Anche Gamesa ha convenuto su questo parere, ma la soprintendenza diciamo che è per questo progetto è stata un po’ latitante e non c’è stato un progetto condiviso. Ormai è stato fatto e siccome ha una buona produzione elettrica lo teniamo, ma sicuramente diciamo no al progetto del vicino comune di Roccalbegna, che vorrebbe prolungare il parco con altre 6 torri distruggendo questo bellissimo territorio che ispirò i quadri del Lorenzetti».

Ma sono più brutte le pale eoliche o i tralicci dell’Enel, che l’assessore regionale Artusa ha proposto di interrare?
«Per quanto riguarda i tralicci effettivamente disturbano più delle pale. Noi chiediamo che non essendoci stata attenzione per l’inserimento paesaggistico delle pale, sia quanto meno fatta la bonifica dei tralicci, si otterrà un miglioramento di tutta la zona e Italia nostra è disponibile fin da ora a collaborare per raggiungere questo obiettivo. Ci sembra giusto che visto che il territorio è venuto incontro a Gamesa facendogli fare l’impianto ora loro si prendano a carico la bonifica del crinale dai cavi Enel».

Come giudica l’inquinamento acustico del nuovo parco eolico?
«Con questi impianti di nuova generazione il problema del rumore è stato superato, le pale hanno una linea tale che non si creano più quei vortici rumorosi che vengono prodotti dagli impianti più vecchi».

Insomma, possiamo parlare di una certa “apertura” di Italia Nostra all’eolico rispetto ad appena poche settimane fa, quando chiedevate una moratoria per tutti gli impianti.
«Noi vogliamo che nel Pier siano adottate le linee guida che ci sono già da 2 anni ma che non sono mai state adottate. Queste linee guida sono già una garanzia che gli impianti vengano fatti in un determinato modo. Sugli obiettivi siccome nel Pier c’è la proposta di portare la produzione eolica toscana 400 megawatt, noi riteniamo che il tetto dei 300 megawatt di obiettivo sia tuttora sufficiente. Insomma converebbe fare i parchi eolici laddove non c’è impatto ambientale».

In Toscana esistono parchi eolici già attivi o in progetto che non hanno impatti ambientali?
«I parchi eolici in Toscana oggi non sono tanti: c’è quello di Montemignaio che è di appena 3 pale e con una produzione piccola, quello di Chianni lo stesso, la produzione per torre è inferiore a 1 megawatt e non è conveniente farlo. Questo di Scansano è sicuramente preferibile perché di ultima generazione e con una sola pala fa 2 megawatt. Questi impianti convengono sicuramente.

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