[20/06/2007] Comunicati

Il Costarica dichiara pace alla natura

LIVORNO. Il viceministro dell’Ambiente di Costa Rica, Jorge Rodriguez, sarà il protagonista della giornata che il Parlamento italiano dedicherà alla biodiversità il 22 giugno 2007, in vista della scadenza del programma europeo “Countdown 2010”.
Costa Rica è uno dei Paesi a più alto indice di biodiversità e si sta distinguendo nel mondo per le politiche di conservazione e sostenibilità ambientale volute dal proprio governo. Alcune iniziative innovative che il governo di Costa Rica sta portando avanti attraverso l’agenzia Fonafifo del Ministero dell’Ambiente, di cui lo stesso viceministro è presidente, riguardano il riconoscimento economico dei servizi ambientali della biodiversità ottemperando anche le direttive di Kyoto in tema di sequestro di gas serra e certificazioni di crediti di carbonio. A tale programma hanno aderito le Provincie di Modena e Ferrara e l’impresa italiana Lifegate –Impattozero attraverso la intermediazione della Onlus modenese Gev Modena – Foreste per Sempre.

I rapporti con l’Italia non finiscono, perché l’Università di Modena – Reggio ha firmato un protocollo di intesa con l’istituto nazionale di Biodiversità di Costa Rica dove già hanno soggiornato negli scorsi anni vari docenti e studenti per ricerche e preparazione di tesi di laurea.

Tra l’altro il prossimo 6 luglio il presidente di Costa Rica Oscar Arias, già premio nobel per la pace nel 1987, farà uno storico annuncio per il suo Paese che sarà il primo al mondo a dichiarare “Pace con la Natura”. Questa dichiarazione resa davanti al mondo avrà un altissimo significato non solo simbolico. Costa Rica si impegna infatti con un documento ufficiale a portare avanti a livello nazionale una politica di sostenibilità ecologica integrale, che va dal consolidamento del sistema delle aree protette che attualmente copre quasi il 30% del territorio nazionale, unendo quelle statali e quelle private, fino all’applicazione di forme di produzione industriale e agropecuaria ambientalmente più sostenibili, alla gestione totalmente controllata dell’acqua, dei rifuti solidi e liquidi, all’ordinamento territoriale con la restaurazione del paesaggio agricolo, al recupero dei corsi d’acqua e dell’ambiente marino costiero. Infine si vuole raggiungere la totale indipendenza dal petrolio come fonte energetica sostituendolo con forme di produzione energetica alternative e rinnovabili. A livello di Amministrazione pubblica lo Stato sarà totalmente “ambientalizzato” includendo Ministeri, istituzioni autonome, Municipalità e tutti gli attori pubblici della società.

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