[21/06/2007] Trasporti

Alta velocità e i soldi mancanti, Martini si appella a Prodi

FIRENZE. Continua lo scambio tra regione e governo centrale sul tema infrastrutture e sui finanziamenti relativi. E’ di oggi la lettera che il governatore Martini scrive a Prodi per ricordare che riguardo all’Alta Velocità, mancano all’appello ancora 55 milioni di euro di finanziamenti statali.

Con un linguaggio molto cordiale, ma fermo Martini chiede infatti di completare da accordi l’erogazione delle risorse necessarie per la mitigazione dei danni ambientali verificatisi a seguito della realizzazione della tratta FI-BO dell’Alta Velocità. Dei 53 milioni previsti ne mancano infatti ancora e a questi vanno poi aggiunti ulteriori 40 milioni, per poter sostenere i costi per le opere e gli interventi di monitoraggio e manutenzione contenuti nel Master Plan dell’Addendum 2002, in cui questi finanziamenti venivano previsti.
E che- come ricorda Martini nella lettera -erano già stati sollecitati nel documento che la Giunta regionale della Toscana inviò a Prodi in occasione dell’insediamento del Governo. Dove infatti si chiedeva che il nuovo esecutivo mantenesse gli impegni assunti con la stipula dell’Addendum sottoscritto il 19 luglio 2002 dalle regioni Toscana ed Emilia Romagna, il ministero dell’Ambiente, quello delle Infrastrutture, Rfi SpA e Tav SpA.

«Nonostante si sia provveduto più volte – scrive Martini -, con note dell’assessore all’ambiente, a sollecitare tali risorse presso i ministeri competenti, nessun cenno di riscontro è pervenuto e ad oggi sono ancora mancanti circa 15 milioni di euro a carico dello Stato». Ovvero dal ministero dell’ambiente e dai fondi Cipe.
E continua sottolineando il fatto che gli attuali investimenti sono anche lievitati a 93 milioni di euro, rispetto ai 53 suo tempo previsti, per aver dovuto inserire sia i costi di manutenzione, sia alcune opere aggiuntive per ulteriori impatti provocati dal completamento della galleria di Vaglia. «Incremento - sottolinea Martini- del tutto indipendente dalle determinazioni conseguenti il procedimento penale in corso».

E che secondo i periti della Procura al processo alla cantierizzazione Cavet in corso presso il Tribunale di Firenze, ha provocato danni per oltre un miliardo di euro. Per aver danneggiato 73 sorgenti, 45 pozzi, 5 acquedotti, 20 fiumi, torrenti e fossi.
Da Roma arriva intanto la risposta positiva in merito al rinnovo dell’Osservatorio ambientale, scaduto lo scorso giugno e prorogato fino al 31 dicembre 2006.

«E’ una notizia molto positiva che ci consente di riattivare un organismo strategico per ulteriori 4 anni, in modo così da seguire sia il completamento dei lavori, sia l’inizio dell’entrata in funzione della linea» ha commentato Martini.

«Procederemo rapidamente all’invio delle proposte affinché possa riprendere l’attività il prima possibile».

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