[21/06/2007] Energia

Idrocarburi nel Chianti. Artusa: «La Regione ritirerà la firma dall´intesa»

FIRENZE. «Mi sto attivando per proporre una delibera di giunta per il ritiro immediato dell’intesa». Non si è fatta attendere la risposta della Toscana, che per bocca dell’assessore Regionale Marino Artusa spiega l’incredibile gaffe commessa autorizzando la ricerca di idrocarburi in oltre 1500 metri quadrati della toscana meridionale.
«I nostri uffici hanno commesso l’errore di affrontare e di presentare alla giunta questa richiesta come una normale pratica burocratica. E la giunta ha firmato l’intesa perché generalmente non si negano mai i permessi ad esplorare und eterminato territorio».
«Soltanto dopo – continua Artusa – io personalmente mi sono reso conto che un’autorizzazione del genere una volta ottenuta la Via rischiava di diventare un treno impazzito e difficilmente arrestabile. Fortunatamente ce ne siamo accorti in tempo perché gli idrocarburi non sono la vocazione della Toscana, la nostra vocazione sono le energie rinnovabili».

Tutto risolto allora?
Non è affatto detto. Intanto c’è da annullare la delibera, che pare abbia avuto l’ok anche da parte delle tre amministrazioni provinciali interessate, cioè Firenze, Siena, Grosseto. Poi c’è da capire se da parte della società ci siano spazi sufficienti per opporsi a questo annullamento. Quel che è certo è che si è trattato di un gravissimo infortunio, prima tecnico, con gli uffici regionali competenti, poi politico, che l’avallo da parte non solo della giunta regionale (senza passare dal consiglio), ma anche da parte delle Province coinvolte.
E viene da chiedersi se davvero la Regione se ne sia accorta subito dell’errore commesso, o se invece se ne sia resa conto leggendo il lancio dell’agenzia Dire che per prima oggi ha dato la notizia.

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