[22/06/2007] Comunicati

Bill Clinton, beneficenza e interessi...

LIVORNO. La magnanimità della fondazione di Bill Clinton ha messo a segno un altro colpo: l’apertura di un fondo da 200mila milioni di dollari destinati a favorire lo sviluppo dei Paesi poveri ma ricchi di materie prime.

Detta così la cosa, cioè il fatto di limitare la “beneficenza” a territori ricchi di materie prime fa sorgere di per sé già qualche dubbio. Dubbi che diventano qualcosa di più quando si scopre che a finanziare questo fondo saranno in parti uguali due imprenditori: Carlos Sim, magnate messicano delle telecomunicazioni e Frank Giustra, finanziere canadese con interessi, guarda caso, nel settore minerario.

Intanto il mondo occidentale può tirare un sospiro di sollievo: in Nigeria la stazione di pompaggio del petrolio di Ogboinbiri, di proprietà dell’Eni, è stata liberata dalla polizia dello stato africano, dopo 4 giorni di occupazione da parte di un gruppo di miliziani che aveva infranto la tregua di un mese siglata dal Mend, il movimento per l’emancipazione della destra del Niger.

Almeno 12 sequestratori sono stati uccisi durante il blitz, mentre per il momento arrivano notizie solo frammentarie e confuse sui 27 ostaggi, (16 dipendenti nigeriani e 11 addetti alla sicurezza), lavoratori che grazie agli investimenti di una società estera (l’italiana Eni appunto) avevano potuto garantirsi un’occupazione e una fonte di reddito, contribuendo allo sviluppo del proprio Paese e contribuendo a garantire che i Paesi sviluppati possano continuare a mantenere il loro stile di vita.

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