[27/06/2007] Aria

Ecco Aire, la prima iniziativa transatlantica per ridurre le emissioni di gas serra degli aerei

LIVORNO. Ue e Usa insieme per ridurre le emissioni dei voli aerei. Il progetto si chiama Aire e il via gli è stato dato da Jacques Barrot, vice presidente della Commissione europea responsabile per i trasporti, e Marion Blakey, amministratore della Federal Aviation Administration (Faa) degli Stati Uniti. Con loro i rappresentanti delle industrie aeromobili. L’iniziativa Aire (Atlantic interoperability iniziative to reduce emissions) si adatta al protocollo di cooperazione firmato dalla Commissione e dalla Faa per coordinare i due programmi più grandi di modernizzazione delle infrastrutture di controllo del traffico aereo: Seasr in Europa e Nextgen negli Stati Uniti.

Tra le misure che saranno prese attraverso questa iniziativa, la prima in campo ambientale su larga scala che unisce gli attori dell’aviazione provenienti da entrambi i lati dell’Atlantico, i cosiddetti approcci “lisci” o a “motore ridotto” (che abilita la riduzione delle emissioni di rumore e gas di scarico durante l’atterraggio). Esperimenti effettuati a Stoccolma, Louisville e Atlanta hanno infatti mostrato risparmi sostanziali di carburante e di emissioni di anidride carbonica e ossidi di azoto. Per valutare i benefici ambientali delle nuove misure e la loro fattibilità operativa e tecnica, Aire si baserà su test ed esperimenti “porta a porta”. Di conseguenza, la Commissione e la FAA hanno assicurato che questa iniziativa è stata intrapresa con il coinvolgimento stretto di partner dell’industria, come l’impresa di costruzioni aeree Airbus e la Boeing, gli operatori Air France-Klm, Sas, Delta e Fedex, e fornitori di servizi di navigazione aerea come Iaa (Irlanda), Lfv (Svezia) e Nav (Portogallo).

Per la Commissione europea responsabile per i trasporti, la strategia di sviluppo sostenibile del trasporto aereo è basata su un approccio di 3 pilastri: gestione del traffico aereo, tramite Sesar o più generalmente il Cielo unico europeo e iniziative come Aire; sviluppo tecnologico, attraverso programmi come Cieli puliti o studi sull’uso dei biocarburanti; meccanismi economici per i diritti di scambio di emissione.

Certamente questa iniziativa darà dei buoni frutti. Altri dovranno necessariamente arrivare da un uso – anche a livello privato – più razionale dell’aeroplano. In questo senso vanno segnalate come buone pratiche quelle portate avanti da alcune aziende volte a ridurre al minimo indispensabile il ricorso all’aeroplano, scegliendo invece laddove possibile riunioni tramite video/audio conferenze. Anche nella lotta per ridurre i gas serra dei voli, infatti, non c’è un’unica azione sulla quale puntare, ma una serie di anche piccoli accorgimenti che insieme producono un vantaggio per tutti.

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