[09/01/2006] Elettrosmog

Le antenne della discordia a Portoferraio

PORTOFERRAIO (Livorno). Il Puntale dell’Acquaviva, lungo la strada costiera che da Portoferraio porta all’Enfola, è uno dei punti panoramici più belli dell’Elba. O meglio: lo era, perché tre anni fa, con l’accordo tra H3g, Comune e Provincia, si iniziò a sbancare l’area e la scarpata, a distruggere un’area di sosta del Parco nazionale dell’arcipelago toscano ed a realizzare gli impianti per ospitare tre grosse antenne. Si mobilitarono cittadini, associazioni ed i partiti del centrosinistra - allora all´opposizione in Comune - fino ad organizzare il 28 dicembre del 2002 un partecipato corteo per dire no allo scempio del puntale. Ma i lavori non si fermarono. Nel luglio 2004 la nuova giunta di centrosinistra di Portoferraio inserì nel suo programma di governo la possibilità della rimozione dal Puntale dei contestatissimi impianti.
Ora il circolo dell’arcipelago di Legambiente ha scritto al Sindaco Roberto Peria per chiedere chiarimenti sulle voci che in questi giorni stanno insistentemente circolando nel capoluogo elbano: sarebbe stato presentato al Comune un progetto che prevedrebbe per il Puntale dell’Acquaviva: la definitiva sistemazione dell´area, il mantenimento delle mega-antenne, la piantumazione di una cortina di cipressi, la pitturazione di color verde-bosco delle sei antenne che oggi sono color cobalto. Legambiente ha chiesto alla giunta di Portoferraio di rispettare gli impegni presi nel programma di governo, di impedire la realizzazione di qualsiasi lavoro e camuffamento che tendono a rendere consolidata e rinnovabile la situazione dei piloni all’Acquaviva, di mettere in atto tutte le procedure perché quelle antenne siano tolte appena possibile.

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