[28/06/2007] Rifiuti

Raee, ulteriore proroga di sei mesi

LIVORNO. Ancora una proroga e ancora di sei mesi. E’ questa la notizia – peraltro un po’ nell’aria – relativa all´avvio del sistema di gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), che così è stata posticipata a dopo la pausa estiva.

Una decisione sulla quale l’Anci, ancor prima che la notizia venisse confermata, si è così espressa: «Sembra che il Governo non sia in grado di sbrogliare la matassa dei Raee e nel frattempo il costo della gestione di questi rifiuti continua a gravare sui bilanci dei Comuni, nonostante una direttiva europea imponesse già dal 13 agosto 2005 una ripartizione delle spese di gestione tra enti locali e produttori di elettrodomestici, in base ai principi del ´chi inquina paga´ e della ´responsabilità´ condivisa».

«E così mentre il Governo non decide - prosegue l´Anci - e il sistema non parte, i Comuni da soli continuano a farsi carico dei costi delle operazioni di trasporto dei Raee e del loro trattamento che poi inevitabilmente ricadono su tutta la collettività attraverso la tassa o la tariffa rifiuti».

Sono oltre 107 mila tonnellate, precisano i Comuni, i Raee che ogni anno transitano per il flusso dei rifiuti urbani gestito dai Comuni, con una spesa annua a partire dal 2005 di almeno 77 milioni di euro secondo gli ultimi dati forniti dall´Apat, l´Agenzia per la protezione dell´ambiente.

La notizia invece farà probabilmente piacere all’Anie, il cui presidente di federazione Guidalberto Guidi proprio ieri aveva espresso «l’estrema preoccupazione dei produttori di apparati elettrotecnici ed elettronici per il rischio che, in mancanza dei decreti attuativi, il decreto entri in vigore con danni economici gravi per i produttori.

«La mancata proroga del DL 151 entro la fine di questo mese – aveva aggiunto - comporterebbe infatti la decorrenza dal 1° luglio della responsabilità economica e organizzativa dei produttori, consistente nell’assunzione a loro carico degli oneri relativi alle operazioni di ritiro dai centri di raccolta, trattamento e smaltimento dei Raee senza che siano state preventivamente definite e pubblicate le regole operative necessarie per l’avvio del sistema, primi fra tutti i criteri di registrazione dei produttori».

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