[02/07/2007] Parchi

Legambiente a parco e sindaci: «Ripulite la Grande traversata elbana»

MARCIANA (Livorno). Legambiente Arcipelago Toscano ha scritto ai presidenti del parco nazionale dell’Arcipelago toscano e della Comunità montana ed ai sindaci di Campo nell’Elba e Marciana per segnalare lo stato del sentiero numero 9, uno dei più noti ed importanti della rete sentieristica elbana e tratto iniziale del ramo principale della Grande traversata elbana (Gte), uno dei percorsi più frequentati dal turismo escursionistico che e si snoda completamente nel parco nazionale dell’Arcipelago toscano e in grandissima parte nel territorio del comune di Campo nell’Elba e per alcuni tratti nel comune di Marciana.

«La prima parte del sentiero – spiega il presidente di Legambiente Arcipelago Gian Lorenzo Anselmi - quella più vicina al centro abitato di Pomonte e che costeggia i vigneti, è in uno stato di degrado preoccupante, invasa da erbacce e rovi e in parte devastata dai cinghiali, più avanti la strada addirittura sparisce inghiottita dalla vegetazione e spesso diventa difficilmente praticabile a causa della vegetazione aggettante sul sentiero. Più avanti, all’altezza del bivio col sentiero n. 31, la segnaletica del Parco è stata divelta, mentre più in alto, nella Valle dei Mori, due grandi castagni caduti ostruiscono il sentiero, mentre i punti di attraversamento del fosso del Barione non sono efficacemente segnalati, o i segnali bianco/rossi sono scomparsi tra la vegetazione, il che può procurare seri problemi di orientamento agli escursionisti non pratici dei luoghi».

Legambiente chiede «un pronto intervento di pulizia e ripristino di un sentiero che, oltre ad essere uno dei più importanti dell’Elba dal punto di vista storico ed antropologico, è quello che meglio illustra la grande varietà di ambienti e la bioodiversità della nostra isola, grazie anche alla presenza di un corso d’acqua che, tra i pochi elbani, scorre praticamente per tutto l’anno».
Il Cigno verde segnala anche il cattivo stato della segnaletica su altri sentieri del Monte Capanne e che l’area sosta del demanio forestale del Monte perone è invasa da erba alta e ormai secca.

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